Il Goji nelle Madonie, una produzione pregiata e benefica
- Della pianta del goji si mangia la bacca, chiamata anche “frutto della lunga vita”
- “La Contea” coltiva le piante e poi le trasforma in una confettura superlativa
Il lungo viaggio del Goji dal Tibet al cuore delle Madonie è durato più di duemila anni. I risultati oggi si sentono. Al palato, e sono tutti racchiusi nella fraganza e nella delicatezza di una confettura di quelle preziose bacche. Una confettura di Goji che viene realizzata a Collesano dalla cooperativa “La Contea”.
Questa è anche una storia d’amore per la Sicilia. E’ la storia di Mario e Silke Kiesewetter. Arrivano dalla Svizzera di lingua tedesca. Sono giovani ma hanno una storia già di successo, con studi e master universitari alle spalle. La Madonie sono un colpo di fulmine. Così decidono di mettere in gioco la loro vita. A Collesano comprano, un paio di anni, fa un’azienda agricola che aveva un impianto di bacche di Goji, ai tempi non ancora in produzione, in c.da Cammisini. Decidono di investire ancora ed estendono la coltivazione con l’innesto di altre mille piante. Le bacche di Goji coltivate a “La Contea” sono biologiche certificate e la raccolta delle bacche avviene manualmente. Oggi, parte di quelle bacche pregiate sono destinate alla trasformazione. Così nasce la confettura di Goji “La Contea”. Qualcosa di più che un’ottima marmellata.
Abbiamo assaggiato questa confettura. Ha una consistenza: morbida e quasi vellutata, gradevole da risultare quasi una carezza per il palato. La presenza dei caratteristici semini della bacca viene stemperata dalla texture della confettura. La confettura “La Contea” ha un sapore intenso, correttamente stemperato da un equilibrato grado zuccherino. Al palato resta una nota acidula alla fine dell’assaggio. La confettura rilascia delle note di legno pregiato e ha un colore corallo intenso, molto gradevole sul piano estetico.
Con un prodotto di tale qualità sono possibili abbinamenti anche ambiziosi.
Ecco alcuni suggerimenti in versione sia dolce, sia salata:
- può essere utilizzata come una confettura spalmabile per il breakfast all’italiana
- farcitura per cheesecake o prodotti similari
- valida opzione per farcire brioches e cornetti
- perfetta da abbinare a formaggi stagionati, con grado medio e alto di sapidità
- un tocco di confettura di goji può essere utilizzato per condire tartarè e cruditè di pesce
- da utilizzare a mo’ di mostarda per condire bolliti di gran pregio
Nella videoricetta, una crostata “crudista” con confettura di goji
Il Goji è una scelta di salute. L’origine delle bacche di Goji è l‘Asia (Cina, Tibet); qui sono state utilizzate e apprezzate per secoli per i loro eccezionali benefici alla salute, il che ha portato alla loro diffusione e utilizzo in Europa a partire dagli anni 2000 circa. Nella medicina tradizionale cinese, la bacca di Goji, detta anche “frutto di lunga vita”, è considerata per le sue molteplici proprietà benefiche (rafforzamento del sistema immunitario, benefici a cuore, fegato e reni, regolazione della pressione sanguigna, lenimento di vertigini e mal di testa, effetto antinfiammatorio, protezione dell’intestino, pelle e occhi).
Le bacche di Goji rappresentano un eccellente apporto di vitamine A, B, C ed E, Minerali ( 50gr di bacche provvedono al fabbisogno giornaliero di ferro), oligoelementi, antiossidanti e fenoli, carotenoidi e aminoacidi.
Commenta con Facebook