Qualche giorno fa alcuni nostri lettori, risultati idonei al Concorso per il potenziamento dei Centri per l’impiego in Sicilia, ci avevano segnalato delle disparità nell’attribuzione del punteggio, tra i candidati con laurea triennale e specialistica e i candidati con laurea magistrale o del vecchio ordinamento.

In particolare, nella graduatoria del Concorso per il profilo di Istruttore amministrativo contabile (Profilo IAC), pubblicata lo scorso 20 ottobre, sarebbero stati attribuiti punteggi separati alla laurea triennale (1 punto) e a quella magistrale (1,5 punti), mentre alle lauree del vecchio ordinamento e a ciclo unico sarebbero stati riconosciuti solo 1,5 punti totali.

Il bando, in realtà, prevede lo stesso punteggio sia per le lauree ciclo unico (DL), che per le cosiddette 3+2 (LS/LM). La questione nasce dal portale Formez, che in fase di compilazione della domanda non specifica ai laureati 3+2 di dover indicare solo la laurea di II livello (che ingloba la prima), motivo per cui molti candidati hanno inserito in assoluta buona fede entrambe le lauree e in questo modo il sistema ha assegnato un punteggio più alto.

L’unico modo per risolvere il problema ed evitare un grave pregiudizio per gli idonei con lauree a ciclo unico è la verifica fisica dei titoli da parte della commissione concorsuale. Ecco perché molti candidati stanno in questi giorni inviando al Formez e alla Regione Siciliana richieste di chiarimento e rettifica in autotutela.

Per il Formez la decisione sui titoli spetta alla Regione Siciliana

Intanto cominciano ad arrivare le prime risposte dal Formez. Riportiamo di seguito il testo integrale dell’email di risposta che l’Ente ha fornito a un candidato, che chiedeva delucidazioni in merito all’errata valutazione dei punteggi.

“Gentile candidata/o,

in riscontro alla Sua richiesta, si rappresenta che il Formez PA, non ha competenze in merito alla valutazione dei titoli e all’assegnazione dei punteggi previsti dal bando di concorso.

Pertanto, si invita la S.V. a rivolgere l’istanza alla Regione Sicilia, atteso che è già stata approvata e pubblicata la relativa graduatoria di merito.

Cordialmente.

Direzione Reclutamento”

I giudici del Tar hanno già riconosciuto l’errata valutazione dei titoli

I legali Francesco Leone e Simona Fell, fondatori dello studio legale Leone-Fell, hanno così commentato la vicenda: “Lo stesso errore è già stato commesso in passato in altre selezioni, e i nostri ricorsi sono stati accolti con sentenza definitiva dal Tar che ha riconosciuto l’errata valutazione dei titoli, assegnando di fatto il medesimo punteggio sia ai laureati a ciclo unico sia ai laureati 3+2. Le nostre vittorie hanno consentito ai ricorrenti di ottenere l’aggiornamento del proprio punteggio e della graduatoria finale”.

Pioggia di ricorsi in arrivo

Nei fatti, in casi simili è stata riconosciuta dai giudici l’equipollenza dei due titoli di studio, motivo per cui bisognerà con tutta probabilità aggiornare la graduatoria recentemente pubblicata e si prospetta una pioggia di ricorsi, nel caso in cui non parta una correzione dell’elenco o un annullamento d’ufficio.

Lunedì, ultimo giorno di lavoro per i navigator

Mentre la Regione Siciliana tenta di sciogliere questa matassa e i concorsi regionali procedono a rilento (ancora non è stato assunto nessun nuovo operatore), lunedì 31 ottobre termina l’esperienza dei 280 collaboratori Anpal Servizi siciliani, aggravando la situazione in cui versano i 64 Centri per l’Impiego ormai al collasso.

L’Associazione Nazionale Navigator A.N.NA con una nota ha ribadito il grave ritardo e l’incertezza dei concorsi regionali, sottolineando come al momento non sia stata effettuata alcuna assunzione. L’associazione, che intende proseguire con la mobilitazione di categoria, ha così dichiarato nel comunicato:

“Sul fronte del rafforzamento dei Centri per l’Impiego siciliani, però, ad oggi poco o nulla è stato fatto. I concorsi della Regione banditi a dicembre dell’anno scorso non hanno ancora prodotto una sola assunzione. Ecco perché:

  • Circa 250 vincitori dei profili D (laureati) hanno scelto nei giorni scorsi la sede di destinazione, ma non hanno ancora firmato i contratti e nessuna notizia arriva dalla Regione sulla loro entrata in servizio. Improbabile che ciò avvenga entro l’anno.
  • La graduatoria del profilo C per Istruttori Amministrativi Contabili (concorso per diplomati, 176 posti), pubblicata solo pochi giorni fa a cinque mesi dalle prove, è già al centro di aspre polemiche per il criterio di attribuzione dei punteggi ai titoli di studio. Previsti numerosi ricorsi, sulla base di precedenti pronunce del TAR. Tempi incerti.
  • Nessuna notizia ad oggi sulla pubblicazione della graduatoria del profilo C per Operatori del Mercato del Lavoro (diplomati, 311 posti), un bando identico a quello profilo AIC con prevedibili contenziosi di analogo contenuto. Tempi incertissimi.
  • Buio completo, infine, sul nuovo concorso annunciato per i 273 posti per laureati (profilo D) rimasti vacanti a causa del nefasto criterio di preselezione previsto nei bandi, che aveva tagliato fuori dalle prove migliaia di candidati determinando un basso numero di vincitori.

L’unica certezza è che il 2 novembre nessuno sostituirà i collaboratori Anpal Servizi in uscita, aggravando il deficit di risorse umane che rischia di portare al collasso il già precario stato di salute dei 64 CpI siciliani, alle prese con gli obiettivi del programma GOL e con un crescente afflusso di nuovi disoccupati, cassintegrati e percettori di sussidi vari.

Regioni come la Basilicata e il Molise, con carenze di personale meno gravi della Sicilia, hanno già presentato al Ministero del Lavoro una richiesta di proroga degli ex Navigator. Con una decisione miope, la Regione Siciliana ha scelto di non fare analoga richiesta. Si attende ora una risposta dal neopresidente Schifani alle richieste di incontro urgente, presentate nei giorni scorsi da questa Associazione e dalle Organizzazioni Sindacali.

Non sono in gioco soltanto 280 posti di lavoro qualificato, ma lo stesso funzionamento di un servizio pubblico essenziale. Anche dopo il 31 ottobre i collaboratori Anpal Servizi continuano al fianco dei Sindacati la loro battaglia, in Sicilia e nel resto d’Italia, a tutela della loro professionalità e del loro ruolo, in difesa del diritto di ogni cittadino ai livelli essenziali delle prestazioni, per un rinnovato assetto delle Politiche Attive del Lavoro e la gestione dei programmi di inclusione sociale nel nostro Paese”.

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