Più di 100 artisti e 14 concerti per un festival dell’integrazione culturale.
Sabato 22 luglio parte la 24^ edizione del Capo d’Orlando Blues: ad inaugurare uno dei festival blues più longevi d’Europa, saranno il giovanissimo chitarrista blues emergente Matt Pascale, il duo blues Little Paul Venturi e Simone Scifoni, che si esibiranno live sul palco allestito in Piazzetta San Gregorio.
La manifestazione avrà luogo nella cittadina tirrenica in provincia di Messina fino al 30 luglio: durante i 9 giorni previsti, infatti, si alterneranno sul palco il bluesman americano Corey Harris (29 luglio), il polistrumentista e griot africano Baba Sissoko (27 luglio), i quali dell’interazione culturale hanno tratto ispirazione principale per la loro attività, il musicista/scrittore bolognese Roberto Menabò con il suo libro “Vite affogate nel Blues”, la band americana Blair Crimmins and the Hookers (30 luglio), i folk singer siciliani Marco Corrao con l’armonicista Giuseppe Milici e la Banda Musicale Città di Capo d’Orlando, e Mimì Sterrantino con Gli Accusati, e poi ancora l’Orchestra Giovanile di Librino, la coppia Amanda Tosoni e Andrea Magiari e tanti altri.
Spazio anche a numerose attività collaterali come laboratori, seminari, convegni, mostre, workshop, come quello condotto da Baba Sissoko sui “Tamburi parlanti” che coinvolgerà gli immigrati del progetto SPRAR di Capo d’Orlando (il cui Ente gestore è la Coop.va Servizi Sociali ed Ente proponente il Comune di Capo d’Orlando, entrambi partner del Capo d’Orlando Blues 2014) insieme ai giovani del comprensorio, in perfetta simbiosi con il tema del festival di quest’anno che è quello, appunto, dell’interazione culturale. L’attività si svolgerà dal 24 al 27 luglio con esibizione finale sul palco del Festival Blues in Piazza Matteotti.
Oppure il laboratorio di costruzione delle “Cygar box guitar” con Roberto Matteacci, il liutaio abilissimo ad utilizzare scatole metalliche di sigari o biscotti per costruire chitarre perfettamente funzionanti. Questa attività si svolgerà in Piazza Matteotti dal 25 al 27 luglio dalle 18 alle 20 sempre a partecipazione gratuita.
Capo d’Orlando Blues è il festival del rispetto della diversità culturale e dell’interazione fra culture, poste in dialogo tra loro. Questo approccio è volto a valorizzare la diversità come possibilità di arricchimento reciproco e non come ostacolo alla convivenza. D’altronde è proprio ciò che si è verificato tra l’800 ed il ‘900 quando 4 milioni di italiani emigrarono negli USA, e tra di essi vi erano anche musicisti sopraffini che nel Nuovo Mondo incisero circa 7.500 brani fino agli anni ’30. Dall’interazione tra la cultura musicale italiana ed americana nacquero in America nuovi fondamentali generi musicali come il pop ed il jazz. Il Festival intende anche valorizzare le periferie urbane le quali, nel caso di Capo d’Orlando, non sono espressione di degrado ma, al contrario, luoghi di bellezza e di suggestione naturalmente demandati alla fruizione culturale, ancorché non completamente valorizzati, come il borgo di Pescatori di San Gregorio, il Parco Sub Urbano di Scafa, il Castello Bastione ed il Parco-Museo di Villa Piccolo. Come sopra rappresentato, l’interazione tra culture diverse, il coinvolgimento dei giovani musicisti e la valorizzazione delle periferie urbane, costituiscono le tre linee guida di questo 24° Capo d’Orlando Blues, patrocinato da Ministero Beni Culturali, SIAE e Comune di Capo d’Orlando.
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