L’Ars torna ad affrontare il caso Antoci, l’ex presidente del Parco dei Nebrodi, rimasto vittima di una intimidazione nel maggio 2016.  Domani la Commissione Antimafia dell’Ars approverà la relazione finale sul caso Antoci dopo cinque mesi di audizioni e l’esame di tutta la documentazione  messa a disposizione dall’Autorità Giudiziaria.

I criminali bloccarono l’auto blindata di Antoci mettendo pietroni sulla strada che da Cesarò porta a San Fratello e spararono alcuni colpi di arma da fuoco colpendo la vettura. Il gip di Messina, Eugenio Fiorentino, nel settembre 2018 ha archiviato l’inchiesta sull’agguato. Ora la Commissione antimafia, dopo aver ascoltato magistrati, investigatori, giornalisti, nonché tutti i protagonisti dei fatti verificatisi tra la notte del 17 e del 18 maggio 2016, si prepara a relazionare il lavoro svolto per fare luce sull’accaduto.

“La Commissione – spiega il presidente Fava – ha cercato di approfondire i numerosi interrogativi lasciati aperti dal decreto di archiviazione disposto dal gip di Messina e, al tempo stesso, di affrontare, attraverso una minuziosa ricostruzione dei fatti, le opacità, le contraddizioni e i vuoti di verità che permangono da tre anni su questa vicenda”. Domani la relazione sarà resa pubblica subito dopo il voto finale dell’Ars.

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