Un vero e proprio attacco alle forze dell’ordine. Quello di sabato dei ‘No Ponte’ a Messina non è stato un corteo pacifico ma neanche una “carnevalata” come era stata definita da alcuni esponenti della maggioranza. Un corteo nato per manifestare la propria avversità al progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto si è trasformato in una aggressione alle forze dell’ordine.

Scontri, bombe carta, un poliziotto ferito. Ma certamente ad ordire questa vero e proprio “agguato” non sono stati i manifestanti “veri” quelli che volevano dire No al Ponte. Nel corteo c’erano gli infiltrati oltranzisti, quegli stessi facinorosi che si sono visti, negli anni scorsi, in val di Susa.

Insomma gli antagonisti violenti sembrano avere scelto la loro prossima battaglia e hanno manifestato, proprio sanato, la loro intenzione di portare a Messina la guerriglia

La reazione leghista, una mozione per bloccare le manifestazioni violente

“Abbiamo presentato come Lega una mozione a Messina, firmata dai nostri cinque consiglieri comunali, per contrastare i manifestanti violenti e i cortei squadristi che hanno messo a ferro e fuoco il centro della città nella serata di sabato” scrive in una nota ufficiale  la Lega Messina. A firmare la mozione sono i consiglieri comunali Amalia Centofanti, Rosaria D’arrigo, Cosimo Oteri, Giulia Restuccia, Emilia Rotondo.

“Chiediamo al Sindaco e a tutta la maggioranza di dare un segnale ai cittadini nella direzione giusta: è necessario vietare l’utilizzo del suolo pubblico e l’organizzazione di raduni, manifestazioni o cortei a coloro che abbiano già dimostrato di fomentare l’odio e incitare alla violenza. Non possiamo più tollerare che certi facinorosi mettano a repentaglio la sicurezza della nostra comunità, a maggior ragione se si tratta di personaggi che vengono da fuori e col solo intento di creare scontri con le forze dell’ordine o imbrattare muri. Il Ponte sullo Stretto sarà un’opera storica per l’Italia e in particolare per il nostro territorio, che potrà giovare di un indotto mai visto prima”.

Fratelli d’Italia, sì ai cortei ma solo quelli civili

“Il diritto di manifestare le proprie idee va rispettato purché sia esercitato con civiltà e in modi pacifici. Ciò evidentemente e purtroppo non è avvenuto durante la manifestazione che si è svolta a Messina contro il Ponte sullo Stretto, contraddistinta da gravi violenze e vandalismi”  afferma Pino Galluzzo, deputato regionale di Fratelli d’Italia, aggiungendo: “Esprimo massima solidarietà alle Forze dell’ordine e auspico che siano individuati e puniti gli autori di questi inaccettabili comportamenti”.

L’opposizione, però, fomenta

Ma invece di isolare i facinorosi e condurre la propria battaglia di civiltà, pezzi dell’opposizione fomentano e ribaltano le responsabilità approfittando della ‘intervento della senatrice azzurra Ronzulli a favore del Ponte “La maggioranza alimenta la propaganda sul ponte sullo Stretto, con la senatrice Ronzulli che soffia sul fuoco delle tensioni che la Sicilia vive rispetto ai rischi concreti che quest’opera comporta” mette nero su bianco in una nota la deputata M5s Daniela Morfino.

“Rischi economici da un lato, e rischi idrici, geologici e ambientali dall’altro. E forse non è un caso che il parere della commissione Via-Vas ancora non abbia la firma del ministro Pichetto Fratin, peraltro collega di partito di Ronzulli. Forza Italia può gonfiare il petto quanto vuole, ma siamo a marzo e il passaggio al Cipess, fissato da Salvini prima entro gennaio poi entro febbraio, resta un miraggio. Ed è singolare che Meloni sul dossier Ponte continui a mantenere un silenzio tombale, e con lei il suo partito. Forse anche a destra c’è consapevolezza che l’opera porta con sé danni potenzialmente irreparabili, di molto superiori ai benefici che Lega e Fi continuano irresponsabilmente a paventare”.