La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ieri ha dichiarato inammissibile il ricorso del giornalista Gianluca Rossellini. Si conclude definitivamente la vicenda processuale che ruotava attorno alla selezione per un addetto stampa al Policlinico di Messina con incarico annuale, che si svolse nel 2011.
La commissione giudicatrice, composta dalle giornaliste Alessandra Ziniti e dalla dirigente Giuseppa Sturniolo, difese dall’avvocato Marcello Montalbano, e dalla giornalista Laura Oddo, difesa dall’avvocato Roberto Avellone, aveva indicato come vincitrice la giornalista Valeria Arena, difesa dall’avvocato Nunzio Rosso, scatenando le doglianze del Rossellini, secondo classificato. La Corte d’Appello di Messina aveva già assolto, perché il fatto non sussiste, le componenti della Commissione, ritenendo corretto e lineare lo svolgimento delle prove selettive.
Il giudizio di primo grado si era concluso invece con una condanna, nonostante il pubblico ministero avesse ritenuto corretto l’operato della commissione chiedendone l’assoluzione, come poi avvenuto in Appello. Anche per i giudici della suprema Corte, le procedure selettive furono dunque pienamente legittime. Il giornalista è stato anche condannato al pagamento di una sanzione di 3.000 euro.
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