“Con il via libera al decreto, diventa finalmente realtà una misura, voluta dal governo Musumeci, di grande valore per l’intera provincia di Messina. I pendolari e tanti abituali utenti dell’autostrada A20 non dovranno più pagare il pedaggio a Villafranca Tirrena”. Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, dopo la firma del decreto 4/2022 che istituisce per i residenti in provincia di Messina il rimborso dei pedaggi corrisposti in entrata e in uscita dal casello di Villafranca-Ponte Gallo, lungo l’autostrada A20 Messina-Palermo gestita dal Consorzio autostrade siciliane.

“Una richiesta avanzata da anni da lavoratori e famiglie”

E continua: “Un’aspettativa avanzata da anni da lavoratori, imprese e famiglie, resa operativa per la prima volta in Sicilia grazie a una soluzione studiata anche per garantire l’equilibrio finanziario del Cas”.

Dall’1 marzo possono essere rimborsati fino a due transiti giornalieri

Secondo quanto previsto dal documento, a partire dal prossimo 1° marzo potranno essere rimborsati fino a due transiti giornalieri per un importo massimo complessivo di 200 euro per automobilista.
Sarà il Cas, previa presentazione di una specifica documentazione via posta elettronica da parte degli utenti, a erogare le somme previste nella Finanziaria regionale 2021 dopo un emendamento del deputato Antonio Catalfamo.

“La Regione ha stanziato 1,5 milioni per l’iniziativa”

“La Regione – prosegue Falcone – ha stanziato ben 1,5 milioni di euro per finanziare l’iniziativa, utile come ristoro per i disagi patiti da tanti automobilisti per i fondamentali cantieri aperti sulla tratta, come il ripristino del viadotto Ritiro, nonché motivata dalla funzione strategica dell’autostrada A20 come unica circonvallazione della città di Messina”.

Cambio di statuto, “ora svolta manageriale”

Il 16 luglio 2021, il via libera da parte della Giunta regionale, alla delibera che formalizza il cambio di status giuridico del Consorzio autostrade siciliane, recependo la norma votata dall’Ars nei mesi scorsi.

“Un passaggio decisivo – spiegava l’assessore regionale alle Infrastrutture – che traghetta l’ente nel futuro sotto tutti punti di vista: infatti, con la trasformazione del Cas da ente pubblico non economico a ente pubblico economico, sarà possibile dare ai lavoratori quei contratti attesi da anni, sarà possibile valorizzarne le professionalità e dare stabilità al precariato, ma anche adottare una governance più snella e manageriale per accrescere l’efficienza del Consorzio e soddisfare le aspettative dei siciliani”.

Ed inoltre: “Il Governo del presidente Nello Musumeci – proseguiva Falcone – mantiene un impegno che, sulla gestione delle autostrade della Sicilia, era atteso da quasi tre lustri. Oggi portiamo il Cas verso una normalità che diventa condizione essenziale per lo sviluppo, gli investimenti sulla rete e le nostre infrastrutture viarie. Nei prossimi giorni incontreremo i sindacati per discutere delle prossime tappe del percorso e di tutti i passaggi consequenziali”.