“In Parlamento stiamo preparando , grazie all’interessamento di Matilde Siracusano, di Stefania Prestigiacomo e di tutti i nostri parlamentari, una proposta di legge affinché il governo dichiari lo stato di emergenza, stanzi le risorse e consenta di risolvere l’assurda situazione delle baraccopoli a Messina: un’emergenza sociale, ambientale e sanitaria”.

Così il capogruppo alla Camera dei deputati di Forza Italia Mariastella Gelmini, oggi a Messina con una delegazione del movimento azzurro per visitare la baraccopoli della città dello Stretto.

“Siamo qui – ha aggiunto – con tutti i colleghi siciliani di Forza Italia per ribadire il nostro impegno in Parlamento e per favorire la soluzione di questo annoso problema. Siamo qui non per fare una denuncia o per fare propaganda. Ci interessa dare il nostro contributo affinché dopo l’impegno della Regione – che ha già dichiarato lo stato di emergenza e ha stanziato 50 milioni di euro – anche il governo si muova”.

“La parola Sud è stata completamente abolita dall’agenda di governo. Non pensiamo – ha concluso Gelmini – che i problemi del Mezzogiorno si risolvano con il reddito di cittadinanza, pensiamo invece che vadano affrontati i singoli specifici problemi. E certamente il fatto che ottomila persone vivano in baraccopoli nel 2020 non è assolutamente accettabile. Non possiamo fare una questione di competenza, ciascuno deve fare la propria parte”.

I parlamentari di Forza Italia, dopo una visita a Palazzo Zanca, hanno fatto – accompagnati dal vice sindaco di Messina, Salvatore Mondello, e il presidente di ArisMe, Marcello Scurria – un sopralluogo presso i villaggi di Camaro San Paolo e di Fondo Fucile, incontrando i cittadini e visitando le casette.

“Ringrazio la mia capogruppo e il mio partito che hanno preso a cuore la vicenda delle baraccopoli della mia città”, ha affermato la deputata messinese di Forza Italia Matilde Siracusano. “Non è più il momento dei rinvii. L’azione legislativa per risolvere questo scempio deve essere rapida ed efficace. Noi stiamo lavorando ad una legge speciale e facciamo un appello anche a tutte le altre forze politiche: serve la partecipazione di tutti per superare una volta per tutte questo storico problema”.

“Vanno aiutate concretamente le donne, gli uomini e i bambini di Messina che vivono in questa inaccettabile situazione”, ha detto la deputata siciliana azzurra Stefania Prestigiacomo. “Forza Italia sarà in prima linea per risolvere l’emergenza delle baraccopoli in questa splendida città. Il governo si dia una svegliata e invece di litigare su tutto affronti la cruda realtà del Paese reale”.

Per Nino Germanà, deputato di Forza Italia della provincia di Messina, “la tredicesima città d’Italia per numero di abitanti non può, ancora nel 2020, avere a che fare con circostanze limite come quelle delle baraccopoli. Questa è una vera e propria emergenza, va trattata come tale e va risolta nel più breve tempo possibile. Forza Italia è pronta a dare il suo determinato contributo”.

“La Sicilia non è la periferia d’Italia, non possiamo accettare che in una città come Messina ci sia ancora una vera e propria favelas, con realtà davvero insostenibili”, ha affermato il deputato siciliano di Forza Italia Francesco Scoma. “Oggi siamo qui per esprimere vicinanza alla popolazione messinese coinvolta, ma da domani riprenderà, incessante, il nostro impegno parlamentare per superare definitivamente questa emergenza”, ha concluso.

“Apprezzo la volontà dei parlamentari di Forza Italia di riproporre al governo nazionale un intervento, assieme a quello operato nel 2018 dal mio governo regionale, per cancellare la vergogna della baraccopoli nella città dello Stretto. All’epoca, il governo Conte, come è noto, si è rifiutato di condividere la nostra richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per Messina”  afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

La giunta regionale aveva approvato un’apposita delibera chiedendo la dichiarazione del gravissimo stato di emergenza per sei zone della città: Annunziata, Giostra-Ritiro-Tremonti, Camaro, Fondo Saccà, Bordonaro-Gazzi-Taormina e Santa Lucia. Aree che si estendono per oltre 230mila metri quadrati e nelle quali sono presenti baracche e casette degradate, molte abusive, che ospitano 6.400 persone.

“Speriamo che Roma – continua Musumeci – possa ora cambiare idea perché Messina non può più aspettare: lo fa da oltre cento anni. La delibera del mio governo per noi era un atto dovuto e sentito. Del resto, la situazione di gravissimo degrado igienico-sanitario-ambientale di una vasta area della città è strutturale ed è sotto gli occhi di tutti. Una condizione da terzo mondo che solo chi non vuole vederla non la vede. Per questo dal primo momento operiamo a fianco dell’amministrazione comunale per ridare dignità a migliaia di famiglie condannate a vivere nel degrado”

Articoli correlati