La prefettura di Messina annulla dell’Ordinanza del Sindaco di Messina  con cui si disponeva la chiusura dell’hotspot di Bisconte di Messina. Cateno De Luca aveva disposto la chiusura dell’hotspot di Bisconte disponendo anche la sua demolizione  firmando l’ordinanza con la quale si stabiliscono i termini per la chiusura del centro di accoglienza dei migranti che si trova nell’ex Caserma Gasparro. La disposizione di De Luca prevedeva lo sgombero dell’area in questione in 5 giorni e la successiva demolizione.

“Non rientra nel potere del Sindaco- si legge in una nota del Prefetto di Messina -, anche in qualità di Ufficiale di Governo, adottare provvedimenti che incidono in materia di immigrazione, trattandosi di materia riservata alla competenza esclusiva dello Stato, ovvero del Ministero dell’Interno e della Prefettura”.  In ordine alla situazione dell’hotspot di Messina, precisa la Prefettura, sono in corso interlocuzioni dirette con il Ministero dell’Interno ai fini di una rivalutazione dei requisiti di adeguatezza dell’hotspot, attese le attuali peculiarità dell’emergenza immigrazione, per la quale la Prefettura conferma la consueta disponibilità ad un confronto con l’Amministrazione Comunale e con gli altri Organi istituzionali interessati, volto ad individuare nella specifica questione percorsi e soluzioni condivisi.

“Si tratta di un centro abusivo, non a norma sotto il profilo igienico-sanitario”, aveva detto De Luca, secondo cui dalle relazioni tecniche degli uffici comunali sarebbe emerso che non esiste nessuna concessione per adibire l’area a centro per identificare e registrare i migranti e, essendo una sistemazione temporanea, doveva essere dismessa dopo due anni, nel settembre del 2019.

“Prendo atto dell’annullamento dell’ordinanza e ringrazio il Prefetto per il bon ton istituzionale avendomi telefonicamente avvertito in anticipo della sua decisione. Inoltre mi ha anche invitato a un incontro in Prefettura. Rilancio pertanto la collaborazione istituzionale senza alcun problema e domani ci vedremo alle 11. Sia chiaro, la posizione del sindaco e della città non cambia. L’hotspot va chiuso e non sta scritto da nessuna parte che va trovata un’alternativa sempre qui. Per una volta Messina non sia il pisciatoio d’Italia o dell’Europa”. Così afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca.

“Io devo tutelare l’ordine pubblico e la salute della comunità – conclude il Primo cittadino. Ci sono una ventina di migranti in giro, non si sa dove siano ancora e questa è stata la goccia che ha fatto traboccare tutto. E’ inutile ribadire che abbiamo centinaia di famiglie che vivono nel terrore perché purtroppo i migranti fuggono da questa struttura passando attraverso abitazioni private. Gli abitanti di Bisconte hanno le scatole piene di questa situazione, come le ha il sindaco di Messina”.

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