• Covid19, a rilento le somministrazione della terza dose di vaccino, sono circa 4500
  • Ventuno comuni del messinese rischiano la zona rossa
  • I medici di famiglia divulgano una lettera aperta e rispondono alle ‘accuse’ di Musumeci

Vaccino Covid19, è partita il 17 settembre in Sicilia la somministrazione della terza dose per alcune categorie di persone. Ma le vaccinazioni vanno assai a rilento.
Come si legge sull’edizione odierna di Repubblica Palermo, fino a ieri le somministrazioni erano circa 4500.
La maggior parte, cioè 1461, eseguite su over 80, fra cui anche due ultracentenari.
Per quanto riguarda le Rsa, solo circa 80 ospiti hanno ricevuto la dose. Era stato annunciato che i team sanitari di Asp e strutture commissariali provinciali avrebbero organizzato le vaccinazioni anche a domicilio, ma l’iniziativa non è ancora partita in tutte le aziende.

Rischio zona rossa nel Messinese

Come vi abbiamo raccontato tre giorni fa, ci sono 21 comuni del Messinese, che rischiano di diventare zona rossa o arancione, se entro il 15 ottobre non avranno raggiunto l’obiettivo minimo fissato dal commissario nazionale per l’emergenza Covid19 generale Francesco Paolo Figliuolo del 75% di immunizzazioni.

I comuni a rischio

Si tratta dei comuni di Valdina, Tortorici, Scaletta Zanclea, Savoca, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, Rometta, San Filippo del Mela, Pace del Mela, Lipari, Leni, Itala, Giardini Naxos, Gaggi, Furnari, Furci Siculo, Fiumedinisi, Castelmola, Casalvecchio Siculo, Alì Terme ed Alì.

Diffida dell’Asp ai sindaci

“Ho inviato una lettera ai sindaci di questi comuni per invitarli a portare avanti insieme all’ufficio emergenza Covid19 e all’Asp di Messina tutte le iniziative possibili, oltre a quelle già in atto, per incentivare le vaccinazioni” dice il commissario straordinario dell’Asp di Messina Bernardo Alagna ricordando che: “La data 15 ottobre non è, infatti, solo la data dell’entrata in vigore del green pass obbligatorio sul posto di lavoro, ma anche quella in cui la Regione valuterà provincia per provincia il raggiungimento del target minimo del 75%”.
Nei comuni del Messinese indicati, qualora i contagi sforassero i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, scatterà la zona rossa, come prevede un’ordinanza del presidente della Regione.
Nella provincia di Messina sono impegnati nella vaccinazioni anche i farmacisti di 32 comuni.
Insomma, è corsa contro il tempo per recuperare ed evitare contagi e zona rossa.
Nella città di Messina i vaccinati rappresentano il 64 per cento della popolazione.

La task force regionale

Dalla task force regionale vaccini spiegano: “Aspettiamo un paio di chiarimenti all’ultima circolare nazionale, per capire se aprire subito a tutti o a chi è considerato più a rischio per età e patologia”. Intanto c’è grande attesa per la conferenza stampa di oggi in occasione della quale parlerà il neo-direttore del dipartimento Attività sanitarie, Francesco Bevere.

La denuncia della Fimgg e la lettera aperta

Intanto, il governatore Musumeci, non ha esitato a lasciar intendere che i medici di famiglia non avrebbero fatto abbastanza per promuovere la campagna vaccinale e invitare i propri assistiti a sottoporsi, al più presto, alla somministrazione del vaccino.
La Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale non ci sta ed ha diffuso una lettera aperta in cui risponde alle ‘accuse’. “Non siamo noi al governo di una Regione che per mesi è rimasta senza assessore e senza direttore dell’assessorato, a seguito dell’inchiesta della magistratura. Abbiamo vaccinato 400mila persone ma ci avete fatto partire in ritardo”.
I medici, inoltre, hanno inviato a Palazzo d’Orleans, una richiesta di incontro all’assessore Razza, alla commissione Sanità e al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.

I numeri della pandemia in Sicilia

Secondo gli ultimi dati disponibili, e diffusi ieri, sono 285 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 15.697 tamponi processati in Sicilia. L’incidenza scende di poco al 1,8% il giorno precedente era al 1,9%. L’isola scende al terzo posto nei nuovi contagi giornalieri, al primo posto con 449 c’è la Lombardia al secondo il Veneto con 416 casi.
Gli attuali positivi sono 12.372 con una diminuzione di 996 casi. I guariti sono 1.275 mentre si registrano altre 6 vittime che portano il totale dei decessi a 6.868.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 438 i ricoverati, 20 in meno rispetto al giorno precedente, mentre in terapia intensiva sono 49 persone, lo stesso numero rispetto al giorno precedente.
Intanto Francofonte, in provincia di Siracusa, resta zona arancione.

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