Mentra a Salemi (Tp) partono i lavori per la sicurezza della periferia, a Venetico nel Messinese, vanno in gara i lavori per il versante sud-est. Entrambi sono interventi deciso dl’Ufficio contro il dissesto idrogeologico presieduto da Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce.

A Salemi cala il sipario su una snervante attesa che ha costretto gli abitanti della periferia sud-orientale del paese ad assistere impotenti a una serie di fenomeni franosi che, poco a poco, hanno abbassato il piano stradale mettendo a rischio la stabilità di diverse abitazioni. L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha infatti affidato i lavori per mettere insicurezza il pendio compreso tra le vie Lo Presti, Giotto e Cremona.

Ad aggiudicarsi la gara indetta dalla Struttura commissariale regionale, è stata la Cogemala di Agrigento. L’impresa potrà entrare in azione a quasi trent’anni dal primo progetto di consolidamento redatto su incarico dell’amministrazione cittadina. Da allora e fino ad oggi, soltanto piccoli interventi di bonifica che non potevano certo avere la pretesa di risolvere definitivamente il problema. E così, nel tempo,gli smottamenti hanno causato danni anche alla rete del metano e all’impianto fognario provocando,di conseguenza, disagi notevoli alla cittadinanza.

Colpa, soprattutto, di un terreno sabbioso e argilloso in cui le infiltrazioni d’acqua innescano un intenso processo erosivo. Sarà, quindi, indispensabile operare una complessiva sistemazione idraulica dell’area di impluvio ricorrendo a briglie e canaloni di gronda. Il pendio sarà, invece, stabilizzato con paratie di pali in cemento armato mentre, per consolidare ulteriormente il terreno, saranno piantumate essenze e specie vegetali.

Nel Messinese, sul versante sud-est del centro abitato di Venetico, è allerta da oltre trent’anni. Risale infatti al 1987 il primo incarico per progettare le opere di consolidamento e, da allora, solo la Protezione civile, nel 2011, entrò in azione per posizionare alcune paratie di fronte a un fabbricato che rischiava di essere trascinato a valle. Colpa, soprattutto, di una incontrollata infiltrazione delle acque piovane che, insinuandosi nel sottosuolo, provocano una diffusa instabilità.

Adesso, però, è in arrivo l’intervento dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico che, dopo avere stanziato oltre sette milioni, ha pubblicato la gara per affidare i lavori. Una strategia che mira a restituire sicurezza specialmente a chi, in quella zona, vive nelle case più a ridosso del fronte franoso. Fronte che rischia di minacciare anche via Bari, la strada che porta al centro storico del paese. Come detto, sarà anzitutto necessario realizzare un’accurata regimentazione delle acque, ma fondamentali saranno anche le opere di sostegno e di contenimento. Le domande per partecipare al bando potranno essere presentate entro il prossimo primo luglio.

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