Mentre a Giardini Naxos, località balneare in provincia di Messina l’ufficio regionale contro il dissesto idrogeologico ha aggiudicato i lavori per il torrente San Giovanni, a Ferla, nel Siracusano, si completa il consolidamento del centro.
Con i lavori per la sistemazione idraulica del torrente San Giovanni, a Giardini Naxos, la Struttura guidata dal Nello Musumeci, raggiunge un altro obiettivo nella difesa del territorio. Il passaggio amministrativo dell’aggiudicazione efficace è stato definito dagli Uffici diretti da Maurizio Croce. Sarà la Consolidamenti Speciali srl di Acireale a eseguire l’opera, dell’importo di un milione e ottocentomila euro.
La vicenda si era arenata per motivi burocratici e l’ultima esondazione del 2015 aveva reso oltremodo problematica, con pesanti danni a infrastrutture pubbliche e private e con rischi concreti per l’incolumità dei cittadini. L’intervento prevede la realizzazione di vasche di raccolta a monte del canale e un ampliamento della sezione idraulica. Si procederà, inoltre, con la costruzione di nuovi argini e con un sistema di flessibili in acciaio per la protezione delle colate detritiche. Saranno infine riposizionate tutte le reti dei sottoservizi e sostituito lo scatolare esistente.
Un altro intervento deciso dall’ufficio regionale prevede che sarà il Consorzio stabile Concordia di Agrigento, in forza di un ribasso del 36,7 per cento, a eseguire l’intervento di messa in sicurezza in contrada Macello, la parte più antica di Ferla, nel Siracusano. L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha infatti espletato l’aggiudicazione efficace e nei prossimi giorni partiranno i lavori dell’importo di cinquecentomila euro nel suggestivo borgo medievale della Val di Noto, rinomata meta turistica per la sua via sacra, con ben cinque edifici religiosi nella stessa strada.
In quest’area, ricca di attività commerciali e strutture ricettive, si procederà al consolidamento iniziato nel 2009 e mai portato a termine per difficoltà di ordine burocratico. Ci troviamo, per l’esattezza, nel versante meridionale, con terrazzamenti a più livelli in conci di pietra locale e pareti rocciose. Il progetto prevede una bonifica generale del costone – grazie a esperti rocciatori che procederanno con l’ispezione delle varie parti – l’asportazione della vegetazione, il disgaggio e la rimozione dei massi pericolanti. Alla chiodatura con barre in acciaio, infine, seguirà la posa di una rete in aderenza e con la sostituzione degli ancoraggi esistenti con tiranti attivi.
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