Scommessa vinta per la Sinfonica e i vertici della Foss. Superbo e vibrante il concerto d’esordio, ieri sera, per l’Orchestra Sinfonica Siciliana al teatro antico di Taormina, impegnata in un ciclo su Beethoven fino a venerdì 24 luglio.

I musicisti guidati con sapienza ed energia insieme dal giovane direttore d’orchestra venezuelano, Diego Matheuz, hanno fatto risuonare le note del genio di Bonn fra le mura del teatro antico, mentre il virtuosismo del pianista Gerhard Oppitz ha tenuto col fiato sospeso un pubblico attento e competente che ha accompagnato la fine del concerto con un interminabile applauso.

L’Oss ha esordito con il concerto n. 1 in do maggiore per pianoforte e orchestra op.15 e con la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67. Le sinfonie di Beethoven continueranno a risuonare al teatro antico, secondo il seguente programma: martedì 21 luglio, Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 e Sinfonia n. 6 in fa maggiore op. 68 “Pastorale”; mercoledì 22 luglio, Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do minore op.37 e Sinfonia n.3 in mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica”; giovedì 23 luglio, Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 in mi bemolle maggiore. op. 73 (Imperatore) e Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92; venerdì 24 luglio, Sinfonia n .9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125: direttore Diego Matheuz, Maria Pia Piscitelli soprano, Laura Verrecchia mezzosoprano, Antonio Poli tenore, Carlo Cigni basso, Francesco Costa maestro del Coro e Coro lirico siciliano. Tutti i concerti avranno inizio alle 21,30.

“Il teatro antico – ha detto il presidente della Foss Maria Elena Volpe – è la cassa di risonanza perfetta per le musiche della Sinfonica in queste serate dedicate a Beethoven, in una sintonia irripetibile fra visione e suono che annulla la dimensione spazio-temporale. I nostri musicisti e i due artisti di fama internazionale, scelti con molta attenzione per questo palcoscenico, che è anche vetrina, sono stati all’altezza della situazione, riempiendomi di grande soddisfazione”.

Un’emozione indescrivibile – ha commentato il vicepresidente della Fondazione Marco Intravaia – Le musiche di Beethoven con lo sfondo del teatro greco e il golfo di Taormina alle spalle dell’Orchestra sono l’emblema della Sicilia, di quello che è stata nel passato, ma è anche capace di essere nel presente e, ancor di più, nel futuro. È una mission della Sinfonica portare la cultura musicale siciliana in giro per l’Isola e, ieri sera, i nostri musicisti hanno dimostrato di saperla interpretare al meglio”.

“Energico e vitale Matheuz, sensibile e vibrante Oppitz – ha dichiarato con soddisfazione il sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Antonino Marcellino – entrambi hanno trasmesso al pubblico la loro arte declinata con passione ad empatia. Sono riusciti insieme ai nostri musicisti a coniugare l’umanità e il lirismo del genio di Bonn. Siamo stati i primi a partire nei teatri di pietra, sortendo risultati connotati dall’alta qualità artistica”.

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