I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso di tre distinti interventi in materia di giochi e scommesse, hanno complessivamente denunciato quattro persone alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto e contestato violazioni amministrative nei confronti di dodici avventori, per violazione delle norme anti-Covid.
I controlli, coordinati dal Gruppo della Guardia di Finanza di Milazzo ed eseguiti nelle cittadine di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto, rientrano nell’ambito dell’intensificazione delle attività a contrasto del gioco e delle scommesse illegali, volte alla verifica della puntuale applicazione delle vigenti disposizioni in materia.
In particolare, la prima ispezione ha riguardato un’associazione ricreativa culturale della città del Longano che, abusivamente, esercitava l’attività di raccolta di giochi, in quanto priva di qualsivoglia autorizzazione di pubblica sicurezza.
A conclusione del controllo, il titolare veniva denunciato, per aver esercitato l’esercizio del gioco in assenza di autorizzazione, nonché per la mancata esposizione della cd. tabella dei giochi proibiti, obbligatoria per legge.
Nel corso dell’intervento, tra l’altro, i finanzieri sorprendevano numerose persone intente a giocare su apparecchi non autorizzati, incuranti dei rischi connessi alla situazione epidemiologica e del grave pericolo che avrebbe potuto procurare all’intera comunità. Più in particolare, nel medesimo ambito, nei confronti di dodici persone, venivano contestate le sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle misure di contenimento per il Covid19, che prevedono il pagamento, in capo ad ogni verbalizzato, della somma di 400 euro.
In un secondo intervento, le Fiamme Gialle della Tenenza di Barcellona hanno sorpreso, all’ingresso di un’edicola, un avventore con in mano la ricevuta della giocata appena conclusa. Considerato l’attuale divieto di raccolta delle scommesse, i militari proseguivano il controllo all’interno dei locali, così constatando come il titolare avesse agevolato la raccolta di scommesse su eventi sportivi, tramite siti non autorizzati al gioco in Italia.
A riprova dell’ipotesi investigativa, venivano rinvenute e sottoposte a sequestro svariate ulteriori ricevute, attestanti le molteplici giocate effettuate da altri clienti dell’attività.
Anche in questo caso scattava la denuncia per il reato di raccolta di scommesse senza la prevista autorizzazione dei Monopoli.
Analoghe violazioni venivano riscontrate, poi, anche dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Milazzo che accertavano come un “Internet Point” del centro cittadino funzionasse, di fatto, da centro di raccolta e gestione di scommesse clandestine per conto di allibratori esteri, come testimoniato da numerose schedine delle giocate sottoposte a sequestro.
La postazione installata nel pubblico esercizio oggetto del controllo permetteva, infatti, il collegamento a piattaforme non italiane, dalle quali effettuare le scommesse su eventi sportivi di ogni genere, allettando i clienti con quote superiori rispetto ai centri autorizzati.
Nel dettaglio, la raccolta e gestione delle scommesse avveniva con la complicità del titolare che garantiva, in pieno anonimato, la puntata degli avventori, dai quali riceveva le somme corrispondenti alle giocate e, a sua volta, provvedeva alla giocata “on line”, sfruttando il proprio account personale.
Il titolare e di un suo collaboratore sono stati denunciati per la raccolta abusiva delle scommesse e per l’esercizio del gioco d’azzardo, con contestuale sequestro di tre computer e annesse stampanti, nonché di un apparecchio da intrattenimento riproducente il gioco del Poker.
Nell’azione di controllo è risultata fondamentale la sinergia tra la Guardia di Finanza e la locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che, grazie a metodologie ispettive congiunte, ormai consolidate, progressivamente oggetto di aggiornamento in funzione dell’evolversi della particolare illecita fenomenologia, consente di porre un concreto argine alle condotte illegali nello specifico settore.
Rimane alta l’attenzione delle Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto su un tema così rilevante in termini di tutela dell’entrate erariali e dei Monopoli di Stato, nonché vieppiù a tutela dei cittadini, affinché non vengano proposti canali di scommesse non regolamentati e che possono celare più complessi meccanismi fraudolenti.
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