“Accolgo con soddisfazione la nota diramata oggi dagli esponenti di Prima L’Italia in cui esplicitano, con determinazione, il sostegno alla mia candidatura a sindaco di Messina e al nostro progetto che mira a costruire un percorso storico di rilancio”. Lo dice Maurizio Croce, candidato a sindaco di Messina.

Tre principi e “nessun effetto sorpresa”

Prosegue Croce: “Un messaggio in cui emergono evidenti fondamenta politiche che fanno leva su tre principi che rappresentano la bussola del mio agire quotidiano: serietà, senso di responsabilità e coerenza. Aggiungo un passaggio fondamentale: la presa di posizione degli esponenti di Prima L’Italia non ha destato in me alcun “effetto sorpresa”, perché i firmatari della nota, che conosco personalmente, sono, tutti, esponenti caratterizzati da spessore umano e politico, ma soprattutto da una precisa linearità di azione e di condotta. Per quanto detto, benché fino a stamani non fosse ancora stata formalizzata una presa di posizione ufficiale da parte della leadership locale di Prima L’Italia, io, in tal senso, non ho mai nutrito il minimo dubbio che questo momento sarebbe arrivato presto. Non a caso, ho sempre fatto riferimento ad un centrodestra unito come premessa imprescindibile. Lo dico e lo rivendico con orgoglio e con assoluta stima nei confronti degli esponenti di Prima L’Italia”.

I ringraziamenti

Conclude il candidato a sindaco: “Voglio ringraziare con forza Antonio Catalfamo, Nino Beninati, Dino Bramanti, Carmelo Torre Barbera, Giovanni Bucolo, Giovanni Celi, Roberto Cerreti, Ciccio Curcio, Tonino Caliò e Peppuccio Santalco: insieme trasformeremo radicalmente il nostro territorio e proietteremo la nostro comunità verso il futuro”.

Il sostegno a Maurizio Croce

Sostegno al candidato sindaco del centrodestra Maurizio Croce. Lo confermano gli esponenti di Prima l’Italia di Messina nell’ambito delle trattative per la formazione delle alleanze in vista delle amministrative che, a Messina, porteranno all’elezione del sindaco della città e della città metropolitana.

Si spacca la Lega a Messina

La Lega a Messina, oggi Prima l’Italia, sembra spaccarsi e una fronda di componenti esterna in una lettera le proprie perplessità lamentando “una totale assenza di condivisione rispetto alle scelte e strategie adottate, soprattutto con riferimento all’individuazione del candidato sindaco di bandiera, mai passata attraverso una anche minima fase di concertazione con quanti, all’interno del partito, avrebbero dovuto sostenerla e avallarla, tanto in città quanto in provincia”.

La missiva alla segreteria regionale

La lettera è stata firmata da Antonio Catalfamo capogruppo all’Ars, Nino Beninati coordinatore cittadino Messina, Dino Bramanti capogruppo comune di Messina, Carmelo Torre Barbera vice-coordinatore provinciale, Giovanni Bucolo consigliere di V circoscrizione, Giovanni Celi consigliere VI circoscrizione, Roberto Cerreti, Ciccio Curcio, Tanino Caliò, Peppuccio Santalco.

Legati al centrodestra

Fino ad oggi, “abbiamo fatto buon viso a cattivo gioco, per amore di partito”, dicono ma “il limite del sopportabile, è stato superato quando l’ormai ex candidato sindaco di Prima l’Italia ha inteso, a titolo non personale, ma parlando a nome di tutti, virare su posizioni esterne al perimetro del centrodestra”. Il gruppo che firma la lettera quindi dice di non essere “in condizione di avallare e sostenere tale posizionamento, per il semplice e ineludibile ostacolo costituito dal fatto di sentirsi saldamente ancorati, per idee politiche e scale valoriali, alla coalizione di centrodestra, non volendo in alcun modo rinnegare tali idee e valori solo per assecondare i capricci di chi ha ricevuto i no degli alleati e tenta con ogni stratagemma di fuggire al confronto elettorale interno al partito”.

Il dissenso

Così comunicano alla dirigenza regionale il “totale dissenso rispetto a quanto finora verificatosi” e comunicano il sostegno al candidato sindaco del centrodestra Maurizio Croce. “In applicazione del più volte recentemente sancito criterio di autodeterminazione dei territori, si evitino forzature innaturali che costituirebbero una irrecuperabile, palese ed iniqua, oltre che autolesionista e distruttiva, discriminazione ai danni della spina dorsale del partito nel territorio della provincia”.

Minardo: “Rispettiamo le scelte dei territori”

Sulla questione interviene il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo.
Sulle presunte frizioni all’interno della Lega a Messina che assieme a Palermo andrà al voto il 12 giugno, Minardo è netto: “Rispettiamo le scelte dei territori, il punto è che la condivisione è necessaria e fondamentale in un partito e va ricercata con tutti i soggetti protagonisti, le fughe in avanti non fanno mai bene alla dialettica interna che è un valore”.

“Certo che si ritroverà la sintesi e l’armonia”

“Su Messina – aggiunge Minardo – avevo chiesto di soprassedere per condividere la scelta con il parlamentare regionale e capogruppo all’Ars Catalfamo, i consiglieri comunali Bramanti e Caruso, il responsabile regionale enti locali Francilia, tuttavia sono certo che si ritroverà la sintesi e l’armonia perché l’obiettivo è solo uno: affermarsi come partito e amministrare due città importanti come Palermo e Messina”.

“Lavoriamo per un centrodestra unito e vincente”

“Come ripete sempre il nostro leader Matteo Salvini lavoriamo per il bene del movimento – conclude – Solo con un partito che lavora per costruire si può essere forti e incidere nelle scelte importanti per il bene della Sicilia e dei siciliani. Con i no, con le ripicche, con i personalismi si lavora solo per distruggere. Per ognuno di noi in politica come nella vita parla la nostra storia. Sono da sempre uno che crea ponti e media, qualcun altro lavora da sempre in senso opposto, pazienza siamo tutti comunque delle risorse. Andiamo avanti e lavoriamo per un centrodestra unito e vincente”.

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