Venti di scirocco soffiano forti sulle Eolie. Le isole minori dell’arcipelago siciliano (Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi) sono isolate e prive di collegamenti marittimi ormai da 48 ore.

Tutte le corse sospese

Stamane aliscafi e traghetti della Liberty Lines e della Siremar si sono anche fermati nelle isole principali: Lipari, Salina e Vulcano. Da Lipari per Vulcano e Milazzo alle 7 è partito solo un aliscafo. Poi corse tutte sospese.

Forti mareggiate sulle coste e danni alle colture

Le sette isole sono flagellate da forti mareggiate che hanno anche invaso i litorali e i porti di Sottomonastero e Marina Corta e anche delle isole. Camion con derrate alimentari da ieri mattina sono bloccati a Milazzo. Danni si registrano nelle colture e soprattutto nei vigneti di Lipari, Salina e Vulcano.

Maltempo, le previsioni per le prossime ore al Sud

Al Sud al mattino molte nubi un po’ ovunque con deboli piogge o locali rovesci associati, più frequenti e diffusi sulla Sicilia orientale, nel pomeriggio seguiranno schiarite sempre più ampie, a partire dalle regioni Adriatiche e con graduale attenuazione dei fenomeni. Cielo stellato dalla sera, salvo copertura estesa che interesserà ancora Basilicata tirrenica, Calabria e Sicilia. Temperature minime stazionarie, massime in calo, più marcato sulle regioni ioniche e Sicilia.

Venti deboli o localmente moderati orientali, con decisi rinforzi sulla Sicilia e sulla Calabria meridionale, accompagnati anche da raffiche di burrasca. Attesa una generale riduzione della ventilazione dalle ore serali. Mari da mossi a molto mossi, da agitati a molto agitati lo Stretto di Sicilia e lo Jonio meridionale.

Vulcano, il 9 aprile prova evacuazione simulata

Decisa la data per il piano d’evacuazione simulato a Vulcano, nelle Eolie, che avrà luogo il 9 aprile, su input della Protezione civile e dell’Ingv. Nei prossimi giorni il consiglio comunale di Lipari di Lipari dovrà approvare il nuovo piano integrato che riguarda l’isola delle Eolie, già definito dalla Protezione civile.

“Sarà così testato – dicono gli esperti – quanto previsto da questo piano, in caso di grave emergenza causata da eruzione o da emissioni considerevoli di gas“.

A dettare le dinamiche, così come il fabbisogno di uomini e mezzi navali e terrestri, sarà il dipartimento nazionale della Protezione civile, supportato sia a livello regionale che comunale. Attualmente – tuttavia – i fenomeni vulcanici sono notevolmente diminuiti. Le uniche aree che al momento restano interdette sono la scalata sul cratere e la zona di Ponente limitrofa al laghetto termale che continua ad essere sequestrato dalla procura della Repubblica di Barcellona che ormai da anni ha avviato una inchiesta. Il sindaco Marco Giorgianni per dare tranquillità a isolani e operatori economici, in vista dell’apertura della stagione turistica (nell’isola sono già arrivati i primi vacanzieri) ha emesso una nuova ordinanza “a tutela della salute pubblica” che resterà in vigore fino al 31 ottobre.

 

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