• Il centro clinico Nemo Sud di Messina a rischio chiusura
  • Il Policlinico della città dello Stretto dice no alla proroga della convenzione con la Fondazione Aurora
  • Il senatore di Italia Viva Davide Faraone presenterà una interrogazione

Non chiudete il Centro Nemo Sud, sarebbe un grave danno per migliaia di pazienti”. E’ questo l’appello lanciato ieri, dalle pagine di BlogSicilia, da Luca Genovese, padre di due giovani in cura alla struttura clinica di Messina, nonché presidente dell’associazione Parent Project, che da 25 anni supporta le famiglie dei ragazzi affetti da distrofia muscolare di Duchenne (DMD) e distrofia di Becker (BMD).
Ancora ieri, in mattinata, era intervenuto con una nota l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, disponendo che continuasse la collaborazione tra NeMo e Policlinico fino a che non sarà perfezionato un progetto presentato dall’Irccs Bonino Pulejo di Messina.

La speranza è durata poche ore, il no del Policlinico

Ma la speranza che il NeMo potesse proseguire serenamente la sua attività è durata poche ore. In serata, infatti, c’è stato il dietro front del Policlinico che ha sostanzialmente detto no.
Lo si è appreso da una nota del commissario straordinario Giampiero Bonaccorsi: “Con riferimento alla nota ricevuta in data odierna dall’assessorato, si comunica che questa azienda ha riscontrato profili di illegittimità rinvenuti nel rapporto convenzionale tra questa AOU e codesta Fondazione, che non consentono la prosecuzione del rapporto ai patti e condizioni sino ad oggi vigenti”.
“Pertanto si conferma la scadenza del rapporto contrattuale alla data odierna fermo restando la disponibilità di questa azienda di individuare nuove forme di collaborazione negli ambiti previsti dalla normativa vigente.”, conclude la nota del commissario.

Pazienti e famiglie preoccupati

I pazienti del NeMo Sud e le loro famiglie sono nei giorni scorsi scesi in piazza per chiedere la prosecuzione delle attività di cura presso il centro clinico altamente specializzato. E non nascondono tutta la propria preoccupazione, dato che la struttura messinese serve, come ha ricordato ieri Genovese, Sicilia e Calabria, evitando a molti malati viaggi della speranza verso il nord. Adesso bisogna capire cosa accadrà.

Faraone annuncia interrogazione al Senato

“Mi sono compiaciuto ieri mattina- dice Giulio Pugliatti, responsabile regionale Disabilità per Italia Viva – della rinnovata convenzione tra il centro e il Policlinico. Dopo poche ore la catastrofe. Bisogna comprendere che gli equilibri acquisiti dalle persone con disabilità non sono così scontati, non possono essere vanificati da decisioni burocratiche che poco afferiscono alla salute e alla qualità di vita dei 5000 pazienti”.
A monitorare la situazione pure il deputato di IV Pippo Laccoto: “E’ inconcepibile che non si dia un proroga, qui ci sono motivi di necessità pubblica. E’ un atteggiamento ostile quello messo in atto nei confronti delle esigenze dei ragazzi e degli operatori”.
“Sono a fianco di NeMo Sud – afferma il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone – conosco molto bene le professionalità e il lavoro delicato che svolgono su ogni assistito. Quello che si sta consumando è una follia che deve trovare immediata soluzione, ci sono oltre 5000 persone che non possono rinunciare alle cure e alle terapie assistenziali, significherebbe consegnarli ad una qualità di vita non adeguata dopo anni di percorso. Presenterò immediatamente al Senato una interrogazione”.

La realtà del NeMo Sud

Al NeMo Sud sono innumerevoli le attività svolte: consulenze mediche specialistiche e diagnosi, attività clinica, riabilitativa e di supporto psicologico, formazione specifica e convegni.
Il centro clinico è attivo dall’1 marzo 2013 ed è gestito dalla Fondazione Aurora. Assiste pazienti di ogni fascia di età.

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