Duecento tesori di interesse artistico, scientifico, storico, naturalistico, molti dei quali inediti, aprono alle visite guidate in Sicilia grazie al Festival “Le Vie dei Tesori”, che da Palermo – Capitale italiana della Cultura 2018 – si allarga quest’anno ad altre quattro città siciliane.

Nei weekend del 15-17 e del 22-24 settembre il progetto sbarca ad Agrigento (19 luoghi) svelando luoghi di solito non visitabili della Valle dei Templi e presentando tesori inediti come gli ipogei che corrono sotto il centro storico della città; a Caltanissetta, cuore dell’Isola, con le sue abbazie, le sue dimore storiche, i suoi musei nascosti (14 luoghi); a Messina con i luoghi sopravvissuti al terremoto del 1908, le ville nobiliari e i forti a difesa della città (28 luoghi); e a Siracusa (29 luoghi), tra i vicoli bianchi di Ortigia, alla ricerca di memorie ebraiche, biblioteche, cortili e un carcere borbonico chiuso da vent’anni.

Nei cinque fine settimana compresi tra il 29 settembre e il 29 ottobre, il Festival vivrà la sua undicesima edizione a
Palermo, con 120 luoghi aperti alle visite (anche per non udenti e non vedenti), un Festival Kids dedicato ai bambini; oltre 110 tour urbani guidati da storici, botanici, urbanisti, accademici; un “Itinerario contemporaneo” che aprirà contestualmente gallerie private e atelier d’artista; una serie di concerti in luoghi non convenzionali, in collaborazione con “Piano City”, progetto pilota del festival che per la prima volta esce dai confini milanesi; un percorso dedicato al cinema con visite sui luoghi della città che sono stati set, dal “Gattopardo” a Ciprì e Maresco; e ancora, incontri e spettacoli teatrali.

Il Festival l’anno scorso ha chiuso con 215 mila visite in 15 giorni, poco meno del Colosseo, il luogo più frequentato d’Italia.
La manifestazione è stata presentata oggi, nel corso di una conferenza stampa al Ministero dei Beni culturali a Roma alla
quale hanno parte, tra gli altri, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando; l’assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana, Carlo Vermiglio; il presidente dell’associazione Le Vie dei Tesori, Laura Anello; il presidente dell’associazione Amici dei Musei siciliani, Bernardo Tortorici; amministratori, sovrintendenti, responsabili dei luoghi delle città coinvolte.

Il Festival mette a rete cinquanta tra istituzioni e associazioni siciliane, tra cui i Comuni, le Soprintendenze, le Diocesi, le Università, la Fondazione Unesco Sicilia. Tutti mettono a disposizione i loro beni (in gran parte di solito
chiusi) per aprirli alle visite guidate e agli eventi.