Proseguono senza sosta gli incontri per completare, nelle isole Eolie e presso l’ospedale di Lipari, tutte le azioni di implementazione dei servizi esistenti e di ulteriore sviluppo dell’offerta sanitaria. Dopo il tavolo tecnico di giovedì scorso con i rappresentati di tutti gli arcipelaghi, dove si è discusso anche della recente campagna attiva sulla popolazione residente per la ricerca del Coronavirus mediante tamponi rapidi, stamani un nuovo incontro dedicato esclusivamente alla sanità di Lipari.

Nelle sede dell’assessorato regionale alla Salute, a Palermo, si sono infatti nuovamente confrontati i vertici dell’assessorato, gli amministratori locali ed alcuni delegati del Comitato civico locale per approfondire le misure sanitare adottate o in fase di completamento per l’ospedale di Lipari. Va ricordato che fra le iniziative avviate ci sono l’attivazione della Unità semplice di lungodegenza del nosocomio, l’invio di una seconda ambulanza, la costituzione di un elicottero dedicato ed il reclutamento di ulteriore personale sanitario. La riunione odierna, in particolare, è propedeutica al vertice in programma domani a cui prenderà parte l’assessore alla Salute, Ruggero Razza.

Intanto si sposta a Palermo la protesta di Sandro Biviano per l’ospedale di Lipari. “Preferisco morire da uomo libero”: non usa mezzi termini Sandro Biviano, il giovane di Lipari affetto, come i suoi fratelli Marco, Elena e Palmina da distrofia muscolare. Sandro, insieme agli abitanti di Lipari, da agosto protesta per il potenziamento dell’ospedale dell’isola, dove, sempre lo scorso agosto, al pronto soccorso, è morta una ragazza di 22 anni, Lorenza Famularo, cugina dei fratelli Biviano. Dopo il decesso della giovane, a Lipari si sono susseguiti sit-in e manifestazioni davanti al nosocomio, che hanno visto la mobilitazione generale degli isolani per chiedere una sanità più efficiente.

Dopo due mesi di contestazioni, a detta di Sandro, nulla è accaduto per migliorare le condizioni dell’ospedale di Lipari, tanto che il giovane ha deciso di ‘trasferire’ la sua protesta a Palermo portando con sé i macchinari salvavita che utilizza abitualmente.

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