La polizia di Milazzo, su ordine del gip di Barcellona Pozzo di Gotto, ha arrestato un uomo per maltrattamenti nei confronti della moglie con l’aggravante di aver commesso il fatto alla presenza della figlia minore della coppia.

L’indagato è ai domiciliari con braccialetto elettronico. Avrebbe minacciato di morte, aggredito e insultato per mesi la donna che in più occasioni è stata salvata da amici o familiari.

Tutto è iniziato nel 2021

L’uomo è ritenuto presunto responsabile del delitto di maltrattamenti nei confronti della moglie, con l’aggravante di aver commesso il fatto alla presenza della figlia minore della coppia, nel territorio di Barcellona e di Milazzo, con condotte iniziate nel mese di agosto del 2021 e reiteratesi fino ai giorni nostri.

La misura scaturisce da serrate indagini espletate dal personale del commissariato, sotto le direttive della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, che permettevano di acclarare, con puntuali riscontri, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell’odierno arrestato, in ordine a numerose e reiterate condotte vessatorie consistenti in minacce di morte e ingiurie, poste in essere sia in presenza che attraverso numerose telefonate con le quali chiedeva informazioni sui suoi spostamenti. L’uomo, inoltre, poneva in essere nei confronti della moglie anche aggressioni fisiche, consistite in pugni, schiaffi e calci alle costole, interrotte solo grazie all’intervento di terze persone.

I maltrattamenti avvenivano sia durante la convivenza che dopo la fine della relazione, con il preciso fine, in questa ultima circostanza, di impedire alla donna il normale svolgimento delle sue relazioni personali. L’ultima condotta offensiva e violenta si verificava in pubblico, pochi giorni prima dell’emissione della misura cautelare.

Arresti domiciliari per il 36enne

In particolare, secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, la donna sarebbe stata aggredita fisicamente, per futili motivi, anche alla presenza della figlia piccola e di amici della coppia. Nel corso dell’attività espletata, sono state sentite persone informate sui fatti che hanno permesso di riscontrare la narrazione dei gravi fatti resa dalla vittima. Dopo le formalità di rito, gli agenti del commissariato di Milazzo hanno pertanto condotto il trentaseienne presso l’abitazione della madre a Barcellona Pozzo di Gotto, ove è stato posto ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.