I Carabinieri della Compagnia di Patti (ME) hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal Gup, su richiesta della Procura della Repubblica di Messina, nei confronti di sei persone, dipendenti del Comune di Santa Domenica Vittoria (ME), ritenute responsabili dei reati di truffa aggravata e false attestazioni e certificazioni.

L’attività investigativa

L’attività investigativa, avviata dei Carabinieri della Stazione di Santa Domenica Vittoria e poi proseguita dalla Compagnia di Patti, ha consentito di documentare le condotte degli indagati, i quali, dall’ottobre 2021 al marzo 2022, deputati allo svolgimento di mansioni d’ufficio o inerenti alla manutenzione di impianti comunali e del verde pubblico, con sistematicità, dopo aver attestato con il badge l’entrata in servizio, si assentavano dal luogo di lavoro svolgendo attività di natura personale, percependo indebitamente la retribuzione stipendiale.

A far spese durante le ore di servizio

In particolare, i dipendenti comunali sono stati notati fare compere presso esercizi commerciali, rientrare nelle loro abitazioni, ove permanevano per lunghi periodi di tempo, recarsi nei fondi agricoli di loro proprietà o rimanere in auto a dormire.

Quindi, in relazione alla gravità dei comportamenti dei soggetti indagati, all’esito della documentata attività investigativa dei Carabinieri, l’Autorità Giudiziaria, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza, ha disposto nei confronti degli indagati l’adozione della misura cautelare.

Assenteismo, un male diffuso

L’ultima operazione per assenteismo di grandi dimensioni risale allo scorso mese di gennaio ed è stata effettuata ai servizi cimiteriali del Comune di Palermo. Il procuratore aggiunto Sergio Demontis e i sostituti Andrea Fusco e Francesca Mazzocco hanno chiesto il rinvio a giudizio per 55 indagati nell’inchiesta sugli assenteisti nel settore servizi cimiteriali del Comune di Palermo.

Per 18 di loro era stata applicato l’obbligo di firma

Nel dicembre 2020 a 18 di loro era stata applicata la misura dell’obbligo di firma a dicembre del 2020.

Le indagini

In cinque mesi di indagini i carabinieri del nucleo investigativo e i vigili urbani documentarono quasi 2 mila “timbrature sospette”. Le indagini sono partite da alcune segnalazioni anonime.

 

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