Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori della Caronte & Tourist Isole Minori. “Il pagamento parziale al 70% della retribuzione del mese di maggio è un atto irricevibile, annunciamo possibili criticità nei servizi di collegamento verso le isole minori”.
A dichiararlo i segretari generali regionali di Filt Cgil Alessandro Grasso, Fit Cisl Dionisio Giordano e Uiltrasporti Katia Di Cristina dopo che la Caronte & Tourist Isole Minori ha comunicato di essere in attesa di ricevere la provvista di circa 10 milioni di euro dalla Regione siciliana, crediti legati a servizi resi ma non ancora pagati, 9 mesi di ritardo che, unitamente al sequestro dei beni effettuato dall’autorità giudiziaria nei mesi precedenti per una somma di circa 30 milioni, hanno determinato una crisi di liquidità per la Società di navigazione dello stretto.
Nella lettera ai lavoratori si fa riferimento alla “situazione ingarbugliata” che investe gli armatori e che adesso “sta presentando il conto”. Il riferimento è a noti sequestri di navi, conti correnti e proventi a cui si aggiunge “la mancata remunerazione dei servizi che prestiamo dall’ormai lontano ottobre 2023”. Non è la prima volta negli ultimi mesi che una cosa del genere accade alla società, con già precedenti proteste da parte dei lavoratori e minacce di sciopero e stati di agitazione.
Le parole dei sindacati
“L’auspicio è che già nelle prossime ore il mandato di pagamento venga firmato dall’Assessorato alle Infrastrutture, consentendo alla Società di completare con immediatezza il pagamento delle retribuzioni dei circa 450 marittimi”. E concludono, “nell’attesa che ciò avvenga con la massima tempestività potrebbero comunque determinarsi criticità e disagi nei servizi di collegamento. Sia chiaro a tutti che nonostante l’avvio della stagione estiva si preannunci fortunatamente ricca di turisti, episodi quali il mancato o il ridotto pagamento delle retribuzioni dei lavoratori, registreranno la nostra consequenziale reazione sindacale a tutela dei marittimi”.
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