Lo Stromboli torna a far sentire la sua voce. Dalle 9:23 di stamane una imponente colata lavica, accompagnata da denso fumo, visibile anche dalla frazione di Ginostra cade dal cratere nord e attraversando la Sciara del fuoco si avvicina alla linea di costa.
Lo Stromboli inquieto
La colata lavica, che si è formata in seguito all’eruzione di stamane dello Stromboli, ha raggiunto il mare. Il suo contatto con l’acqua solleva intense nubi di vapore. Il flusso piroclastico originario è seguito da altri piccoli flussi. L’attività esplosiva non mostra significative variazioni.
Dal punto di vista sismico, a partire dalle ore 8:24, si è osservato un incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico che ha raggiunto livelli alti in corrispondenza del flusso piroclastico; attualmente l’ampiezza del tremore si attesta su livelli medio-alti.
L’iniziativa della protezione civile
Per il secondo anno consecutivo la Campagna si arricchisce di un evento digitale organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con l’Istituto Statale Cine-Tv Roberto Rossellini di Roma. Una diretta streaming trasmessa sui canali social della campagna e del Dipartimento che, la mattina del 15 ottobre, offrirà ai cittadini ulteriori spunti di riflessione e approfondimenti utili sui temi della Campagna e sulle buone pratiche di protezione civile.
La Campagna, giunta alla sua dodicesima edizione, quest’anno è stata insignita dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, della «Medaglia del Presidente della Repubblica”: un’iniziativa formativa e informativa sui rischi naturali che, sottolinea il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio “riveste un’importanza strategica in termini di prevenzione non strutturale perchè la consapevolezza dei rischi e la conoscenza dei corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza rappresentano strumenti indispensabili di cui si può dotare il cittadino per avere un ruolo attivo nella prevenzione. Inoltre in un contesto come il nostro, già fragile di per sè e che appare sempre più compromesso dal cambiamento climatico in atto, è necessario che ogni cittadino faccia la sua parte riducendo la sua esposizione al rischio. Ormai da tempo, e le cronache degli ultimi mesi lo confermano, registriamo un aumento significativo degli eventi estremi; tutto ciò impone di tradurre quella che chiamiamo ‘cultura della prevenzionè in una pratica quotidiana per ogni scelta individuale e delle comunità. La prevenzione deve diventare il centro delle scelte che quotidianamente siamo chiamati a fare. Quando acquistiamo una casa, ad esempio, o quando iscriviamo nostro figlio a scuola dobbiamo domandarci quali rischi potrebbero interessare quell’area e fare una scelta consapevole”.
La campagna “Io non rischio”
“Io non rischio» è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Sul sito ufficiale www.iononrischio.it e sui profili social della Campagna (Facebook, Twitter e Instagram) è possibile consultare materiali informativi, reperire informazioni utili e aggiornamenti sugli appuntamenti in programma.
“Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”, la campagna di comunicazione nazionale sui rischi naturali, tornerà nelle città italiane sabato 15 e domenica 16 ottobre e chiuderà la Settimana Nazionale della Protezione Civile. Oltre 8mila volontari e volontarie di protezione civile saranno impegnati, in circa 600 Comuni italiani, per informare i cittadini sui rischi a cui è esposto il territorio in cui vivono e per illustrare i buoni comportamenti da mettere in pratica in caso di alluvione, terremoto o maremoto. Nei comuni dell’area flegrea e sulle isole di Vulcano e Stromboli, inoltre, i volontari informeranno la popolazione sul rischio vulcanico. Le piazze fisiche saranno integrate da altrettante piazze digitali dove, attraverso i social media, le piattaforme di meeting a distanza e interventi in diretta, i cittadini e i volontari potranno confrontarsi sulla conoscenza del rischio e sulla prevenzione.
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