Guidava completamente ubriaco. Un uomo è stato fermato dalla Polizia Stradale del distaccamento di Sant’Agata di Militello nella serata di ieri, nel tratto autostradale tra Messina e Brolo, dopo che la sua vettura era stata notata procedere in maniera anomala e pericolosa, specie all’interno delle gallerie con doppio senso di circolazione. Il conducente, infatti, guidava spostandosi pericolosamente tra la sua corsia e quella riservata al senso opposto di circolazione, creando non pochi pericoli rispetto ai veicoli che arrivavano dal senso contrario.
L’intervento della polizia stradale
In considerazione della pericolosità della situazione, la pattuglia, attuando le procedure di sicurezza del caso, in safety car, riusciva a far accostare il veicolo in una piazzola di sosta per sottoporre il conducente ad alcol test. Si è, così, scoperto che l’autista, un quarantenne, aveva un livello altissimo di alcol nel corpo, pari a 2,74 g/l. L’autovettura è stata sequestrata, la patente ritirata per essere sospesa ed il conducente è stato indagato per guida in stato di ebrezza alcolica e rischia un ammenda da 2.000 a 9.000 euro, l’arresto da 8 mesi ad un anno e mezzo, la sospensione della patente sino a 3 anni, la confisca del mezzo e la decurtazione di 10 punti.
Tentata corruzione a Partinico
I carabinieri della Compagnia di Partinico hanno denunciato un 45enne, residente all’estero, con l’accusa di istigazione alla corruzione e guida sotto l’influenza dell’alcol. L’indagato invitato dai carabinieri a sottoporsi all’alcoltest, avrebbe inizialmente rifiutato, offrendo ai militari 300 euro come compenso per chiudere un occhio ed evitargli la verifica del tasso alcolemico. I militari si sono opposti al tentativo di corruzione e hanno sottoposto l’automobilista al controllo che ha registrato un tasso alcolemico oltre la norma. L’automobilista tuttavia avrebbe nuovamente tentato di corrompere gli uomini dell’arma per evitare le sanzioni e avrebbe poggiato una banconota da 50 euro sul piano dov’era sistemato l’etilometro. I militari concluso il controllo hanno denunciato l’indagato alla procura di Palermo.
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