Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ospite di RTL 102.5, ha affermato: “È del tutto impossibile che il centrodestra non abbia i numeri parlamentari per governare, il nostro governo chiamerà le energie migliori del paese dentro e al di fuori della politica”. E ha aggiunto: “Renzi e Calenda sono il quarto polo, il terzo polo è formato dai Cinquestelle, loro sono quindi destinati all’inesistenza, non saranno mai l’ago della bilancia”.

Berlusconi, insomma, non capisce “come un elettore moderato, centrista e liberale possa sprecare il voto” per Carlo Calenda e Matteo Renzi, “l’unico voto utile che può dare un elettorato moderato è a Forza Italia. Sono destinati all’irrilevanza. Non essendo alleati con nessuno, eleggeranno una piccola pattuglia di parlamentari”.

Berlusconi ha poi rassicurato sulla tenuta del centrodestra: “La nostra alleanza dura da 28 anni, siamo molto vicini, ci vogliamo bene e quindi non si correrà nessun rischio di sfasciarsi. Mentre l’Europa corre il rischio di recessione, non ho avuto il tempo di seguire le battute del signor Calenda. Me ne scuso con lui”.

Calenda: “Se Terzo Polo al 10% – 12%, la destra non vincerà”

Calenda, leader di Azione, però la pensa (ovviamente) in maniera diversa. Ospite di Tagadà su La7, l’alleato di Matteo Renzi ha affermato: “Con quattro coalizioni non c’è voto utile. Se come Terzo polo raggiungiamo il 10-12%, la destra non vincerà e non avrà la maggioranza per poter formare un governo. A quel punto, noi proponiamo di andare con un governo di larghe intese guidato da Draghi, che sarà come quello Ursula”.

Inoltre, sulle possibili larghe intese ha aggiunto: “Quello che si dice prima delle elezioni non conta nulla. Nella scorsa legislatura tutti si sono alleati con tutti. Dopo le elezioni si deve affermare una forza pragmatica come la nostra. per fare un blocco e andare nella direzione delle larghe intese”.

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