- Massimo Galli auspica «chiusure più marcate».
- L’esperto ricorda che la variante inglese è molto contagiosa.
- Galli consiglia di usare il vaccino di AstraZeneca anche per gli over 65.
Massimo Galli, infettivologo, intervistato dalla Stampa, pensa che l’arancione scuro non basta per contenere la scalata dei contagi di coronavirus di questi giorni.
L’esperto auspica «chiusure decisamente più marcate». Insomma, «le Regioni che non sono in rosso ancora ci finiranno presto. La situazione si complica e siamo sempre all’inseguimento del virus».
Per Galli «è da fine dicembre che parliamo della variante inglese, più contagiosa del 40% come la brasiliana, e ora sta diventando prevalente. Le scuole e i ritrovi di giovani sono stati un volano per la terza ondata. I ragazzi si ammalano meno degli adulti, ma con le varianti si contagiano di più e portano il virus a genitori e nonni».
L’esperto ha rimarcato che «la catena del contagio sta arrivando ai più fragili. Ci possono essere dei giovani, ma sono soprattutto anziani».
«La vaccinazione di sanitari, Rsa e un crescente numero di anziani proteggerà in parte le categorie a rischio – ha proseguito Galli – ma bisognerà trattenere il fiato fino all’arrivo della bella stagione e di maggiori forniture di dosi».
AstraZeneca si può somministrare agli anziani? «A questo punto direi clamorosamente di sì. Tutti i vaccini evitano di finire in ospedale e vanno usati il più possibile».
E il vaccino russo Sputnik? «Non siamo San Marino e, con rispetto parlando, neppure l’Ungheria, meglio aspettare l’Ema», ha concluso Galli.
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