In Messico, nonostante il divieto di recarsi sulle spiagge pubbliche a causa della pandemia di coronavirus, il 2 agosto scorso alcuni bagnanti si stavano godendo tranquillamente il sole e il mare di Puerto Morelos.
Però, la loro sorpresa è stata tanta (e inquietante) quando hanno visto un uomo travestito da Morte. Infatti, con addosso l’abito nero e la caratteristica falce, qualcuno ha ‘perseguitato’ residenti e turisti per incoraggiarli a restare a casa o a indossare le mascherine.
Un’azione che può sembrare ‘comica’ ma che, in realtà, rappresenta un forte messaggio cupo: il Messico è il terzo Paese al mondo in termini di vittime associate al virus.
Lì, infatti, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6.148 nuovi casi di coronavirus e altri 857 decessi, come reso noto dal ministero della Sanità. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei contagi a quota 449.961 e quello dei morti a quota 48.869.
Insomma, la Morte in spiaggia non è che un modo per scoraggiare la gente a prendere sotto gamba la pandemia, sperando che in qualche caso il metodo comunicativo abbia funzionato…
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