• La virologa Ilaria Capua intervistata da La Stampa.
  • L’esperta prevede che la prossima ondata sarà quella dei non vaccinati.
  • La virologa ha detto che dovremo avere a che fare con il Covid-19 per molti anni.

Ilaria Capua, virologa, direttrice del centro One Health dell’Università della Florida, intervistata da La Stampa, ha affermato che la prossima ondata di Covid-19 “sarà quella dei non vaccinati che finiranno in ospedale e che purtroppo potranno far ammalare, anche se meno gravemente, pure chi si è immunizzato”.

“Gli italiani – ha aggiunto – dovrebbero ritenersi fortunati a poter contare sulla terza dose“. E ancora: è “un bene” che la campagna vaccinale per under 12 verrà fatta anche in Italia, come si avvia a fare l’America. Questo perché “ad oggi sappiamo pochissimo sugli effetti a lungo termine”.

È “molto meno probabile”, ha aggiunto Capua, che un bambino vaccinato sviluppi il cosiddetto Long Covid. Per quanto dovremo avere a che fare con il Covid? “Senz’altro ancora per molti anni”, ha risposto la virologa, per cui “bisognerà gestire quella che si avvia ad essere una malattia endemica“.

La Capua ha anche fatto una previsione sull’inverno: “Per l’Italia mi immagino un inverno con un numero significativo di casi simil influenzali e forme respiratorie con sintomatologia evidente anche fra i vaccinati. Le rotture da immunità esistono e non ci devono sorprendere perché il virus sta continuando a circolare e a evolversi. Il fatto stesso che ci ammaleremo ma in forma più lieve è la dimostrazione che i vaccini funzionano. Il nodo cruciale sarà tenere alta l’immunizzazione, quindi puntando tutto sulle terze dosi, aldilà dei test sierologici. È una protezione in più. Immaginiamo Sars-Cov-2 come un toro che scalcia contro una barricata: se tira un calcio più forte e ne piega una, ne metteremmo subito un’altra. Non riesco proprio a capire la reticenza di alcuni contro i vaccini, che sono il frutto del lavoro di migliaia di ricercatori. Ormai universalmente raccomandato”.

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