• Per il professore Crisanti bisogna chiudere tutto se il contagio supererà i 30mila casi giornalieri.
  • Crisanti ha suggerito al premier Draghi di copiare la nuova Zelanda.
  • Crisanti ha anche detto che ci vuole prudenza con il vaccino Sputnik V.

Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia a Padova, intervistato da La Stampa, ha accolto con favore il piano di inasprimento delle misure da parte del Governo Draghi per tutta Italia «ma va intrapresa con urgenza. La settimana prossima sarà cruciale: se il contagio supererà i 30mila casi al giorno bisognerà chiudere tutto».

«In Inghilterra misure simili sono state sufficienti – ha continuato l’esperto – ma è molto importante che vengano seguite da tutti. Sono mesi che chiedo di contenere la variante inglese ma non mi hanno dato retta. Avremmo evitato tanti morti e questo mi rattrista».

Crisanti ha suggerito al premier Mario Draghi «di copiare la Nuova Zelanda: appena si presentano nuovi focolai circoscrivere, chiudere, tamponare e vaccinare a tappeto. È il modo migliore per salvaguardare l’economia».

Con la vaccinazione serviranno ancora i tamponi? «I molecolari sì, mentre gli antigenici hanno dei limiti. Ammesso che tra un anno tutti gli italiani siano vaccinati, restano due incognite: la durata dell’immunità e le nuove varianti che potrebbero superare i vaccini. Bisogna prepararsi a questi scenari».

Infine, a proposito del vaccino Sputnik V: «sulla carta è un vaccino sensato, ma bisogna essere prudenti e aspettare l’Ema. Il problema probabilmente è che i russi hanno fatto sperimentazioni poco ortodosse e temono di prestarsi a delle critiche nel pubblicarle».

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