La somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid-19 per i soggetti fragili inizierà l’1 marzo e c’è l’ipotesi che in autunno possa scattare per tutti. Ma non è d’accordo Mario Clerici, docente di Immunologia dell’Università degli Studi di Milano, intervistato da Il Fatto Quotidiano.

“Il richiamo autunnale non servirà”, ha detto. E ancora: “Alcuni esperti sono partiti in quarta sulla necessitù di fare un secondo booster, ma a livello di popolazione generale, i dati immunologici non indicano l’utilità di una quarta dose. Io non sono molto convinto. La protezione che giù era indotta dalla terza dose di vaccino si è vista con Omicron: ci siamo infettati in moltissimi, sì, ma in generale i vaccinati non si sono ammalati gravemente”.

Clerici, però, conferma la necessità della quarta dose per i fragili: “Il consensus generalizzato è che il booster sarà importante per i trapiantati, per i cronici”. E alla domanda se sia vero che continueremo a convivere con il coronavirus, Clerici ha spiegato che “è talmente bizzarro che è molto difficile prevedere ciò che accadrà. Tuttavia oggi siamo già al 90% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale. Che venga fuori un’altra ondata è difficilissimo. È molto probabile che si debba convivere con questo virus. Però, è altrettanto probabile che dovremmo convivere con un virus che avrà i sintomi del raffreddore“.

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