Il tasso di occupazione con ricoveri in terapia intensiva per i malati da covid19 scende al 3,8%, secondo la rilevazione giornaliera ministero della Salute al 28 aprile, rispetto al 4,2% della scorsa settimana, anche questa rilevazione del ministero al 21 aprile. Scende anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale: si fissa al 15,6% (rilevazione al 28 aprile) rispetto al 15,8% (rilevazione al 21 aprile) di sette giorni fa. Emerge dal monitoraggio settimanale Iss (istituto superiore sanità) e ministero della Salute.

Dodici regioni sopra soglia

Questa settimana 12 regioni, rispetto alle 13 della scorsa, superano la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da covid19 nei reparti di area medica. Il tasso più alto in Umbria, con il 31,4%. Nessuna Regione supera invece la soglia di allerta del 10% per l’occupazione delle terapie intensive. Solo l’Abruzzo supera invece il valore di incidenza di 1.000 casi Covid per 100 mila abitanti, con il valore di 1.170. Le incidenze più alte anche in Molise (949,6) e Basilicata (931,9). Lo evidenzia, secondo quanto si apprende, la tabella sugli indicatori decisionali allegata al monitoraggio settimanale.

Stabili casi rilevati con tracciamento, al 13%

La percentuale dei casi di covid19 rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (13% rispetto al 12% della scorsa settimana). Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane stabile (40% contro il 41%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (fermo al 47%).

Costa, mascherina nei supermercati dipenderà da protocolli

Dopo L’1 maggio “nei luoghi di lavoro non è previsto l’obbligo di mascherina, ma in alcune realtà ci sono protocolli che comunque ne prevedranno l’uso”. Ad esempio, “nei supermercati, dal punto di vista normativo, non esiste più obbligo, ma ci può essere la sigla di una grande azienda che, attraverso un protocollo condiviso con associazioni datoriali e di categoria, continuerà a prevedere la mascherina. Ma questa è una scelta, non è dettata da un obbligo”. Così su Rai Radio 1 si è pronunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Alcuni protocolli già in essere, figli di uno scenario diverso, in molti casi saranno rivisti, altri mantenuti”.

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