• Nuovo studio sull’efficacia dell’immunità del vaccino di Pfizer / BioNTech.
  • Osservata la diminuzione dell’immunità dopo 90 giorni dalla seconda dose.
  • Anche AstraZeneca ha una immunità inferiore dopo un tot di tempo ma risulta ugualmente più efficace negli anziani.

Gli esperti che hanno monitorato l’efficacia del vaccino di Pfizer/BioNTech hanno scoperto che il rischio di infezione da Covid-19 aumenta quanto più tempo passa da quando è stata somministrata la seconda dose. Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal (BMJ) sostiene la necessità del richiamo per prevenire l’infezione quando l’immunità cala.

Nel dettaglio, una squadra del Research Institute of Leumit Health Services, che si trova in Israele, ha riscontrato un graduale aumento del rischio di infezione da Covid-19 da 90 giorni dopo la ricezione della seconda dose del vaccino di Pfizer/BioNTech. Israele, si ricorda, è stato uno dei primi Paesi a lanciare una campagna di vaccinazione su larga scala contro il Covid-19 nel dicembre 2020 ma sta affrontando una ripresa delle infezioni e sta osservando da vicino la diminuzione dell’immunità.

Gli esperti hanno esaminato le cartelle cliniche elettroniche di 80.057 adulti (con un’età media di 44 anni) che hanno effettuato un test molecolare (PCR) tra metà maggio e settembre almeno tre settimane dopo la seconda iniezione di vaccino. Nessuno dei coinvolti aveva le prove di una precedente infezione da Covid-19. Del gruppo di 80.057 persone, 7.973 (9,6%) hanno avuto un risultato positivo al test, poi correlati ad altre della stessa età e gruppo etnico, risultate negative nella stessa settimana. Lo studio ha rilevato che il tasso di risultati positivi è aumentato in linea con il tempo trascorso da quando le persone hanno ricevuto la seconda dose.

In tutti i gruppi di età, l’1,3% è risultato positivo 21-89 giorni dopo la seconda dose ma il tasso è aumentato al 2,4% dopo 90-119 giorni; 4,6% dopo 120-149 giorni; 10,3% dopo 150-179 giorni; e 15,5% dopo 180 giorni o più. Rispetto ai primi 90 giorni dopo la seconda dose, il rischio di infezione in tutti i gruppi di età è stato 2,37 volte più alto dopo 90-119 giorni; 2,66 volte superiore dopo 120-149 giorni; 2,82 volte superiore dopo 150-179 giorni; e 2,82 volte superiore dopo 180 giorni o più.

Sebbene lo studio sia di natura osservazionale, gli esperti hanno affermato che sembra chiaro che l’immunità diminuisca dopo i primi tre mesi di doppia vaccinazione e hanno affermato: “Campagne di vaccinazione Covid-19 su larga scala possono determinare il controllo sulla diffusione del virus, ma anche in Paesi con alti tassi di vaccinazione possono verificarsi infezioni significative”.

AstraZeneca, infine, ha affermato che anche la protezione anticorpale dal suo vaccino diminuisce, sebbene il suo amministratore delegato, Pascal Soriot, abbia affermato martedì scorso, 23 nnovembre, che si ritiene che il vaccino offra un’immunità a lungo termine per gli anziani che potrebbe essere migliore rispetto agli altri sieri.

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