Archiviata, per il momento, la guerra sulla Superlega contro i club più ricchi che vorrebbero organizzare una competizione tutta per loro, la Uefa sembrerebbe cercare nuove battaglie da combattere. E ne avrebbe trovata una tutta particolare.

Il nome è troppo simile alla Champions League

Questa volta, il “nemico” sarebbe nientemeno che una pizzeria tedesca, di Giessen, in Assia, non lontano da Francoforte, per la precisione. Si chiama PizzaWolke, qualcosa che si può tradurre come “La nuvola della pizza”. E il motivo del contendere sarebbe una pizza ai funghi che i proprietari, con inventiva e gusto per i giochi di parole hanno chiamato “Champignons League”. Il nome è somiglia troppo a quello della massima competizione europea per club e sul copyright, la Uefa ha deciso di non scherzare.

La Uefa ha aperto azione legale contro la pizzeria

I titolari della pizzeria hanno pubblicato sui loro profili di Facebook e di Instagram la mail ricevuta dalla Uefa che annuncia l’avvio di un’azione legale. I ristoratori hanno pubblicato una lettera ricevuta da uno studio legale per conto della Uefa. Il nome “Champions League è un marchio registrato e la Federcalcio intende tutelarlo.

Iniziativa legale vera o trovata pubblicitaria a spese dell’organizzazione calcistica europea? Chi lo sa? Ecco perché abbiamo usato tutti quei condizionali. In Germania i media, a partire dalla Bild che coi suoi 5 milioni di copie di tiratura è il giornale europeo più diffuso, stanno dando ampio risalto a questa ennesima versione della disfida tra David e Golia, al gusto di funghi e pallone.

Il titolare “Viva la pizza Champi(g)nons league”

Di certo, il titolare di Pizza Wolke, Schaddi Souri, non si mostra affatto intimorito, anzi. “Viva la pizza Champi(g)nons league. Siamo onorati. Come appassionati di calcio. Tutta pubblicità dalla Uefa. Siamo seri? Questo dimostra che io e la mia banda siamo decisamente sulla strada giusta. Abbiamo fatto un percorso e non ci fermeremo finché non saremo in ogni casa e in ogni forno. Vediamo fino a dove arriverà la Uefa”.

Il tifo sui social è tutto per i ristoratori

Certo è che sui social, tantissimi hanno già scelto con chi schierarsi e non con la Uefa, anche se altri hanno subodorato l’astuta mossa di marketing del pizzaiolo in cerca di pubblicità.