Vincenzo De Luca, governatore della Campania, in diretta su Facebook ha condiviso il «grido di dolore di Draghi rispetto a qualche 30enne che ha scavalcato anziani nella vaccinazione» ma ha aggiunto: «Bene con rispetto e parafrasando il grido di dolore di Draghi, mi rivolgo al presidente del Consiglio e a mia volta dico: con quale coscienza si può togliere ai cittadini campani una quantità di 210mila dosi di vaccino? Mi auguro che il mio grido di dolore sia ascoltato. La coscienza deve funzionare sempre, non a corrente alternata».
Sempre sul fronte vaccini De Luca ha detto: «Noi dobbiamo completare la vaccinazione per i pazienti fragili. Dipende molto dalla disponibilità del vaccino, poi procedere per fasce economiche e di lavoratori che vanno protette, daremo priorità a trasporto pubblico e poi i dipendenti dei Comuni che ricevono il pubblico, delle Poste, le commesse dei supermercati. Tutta una serie di categorie che vanno vaccinate subito. Dobbiamo vaccinare per comparti economici, si parte a maggio nelle aziende perché non ci sono i vaccini, perché abbiamo nei settori economici accordi con albergatori delle costiere perché questi operatori mettono a disposizione da privati personale sanitario. È chiaro che dobbiamo dare priorità a questi settori al di là delle fasce d’età. Se avessimo oggi un vaccino somministrabile ai ragazzi di 16 anni noi avremmo fatto quella vaccinazione dopo aver garantito i fragili e gli ultra 80enni».
E ancora: «Con quale coscienza tolleriamo che l’AIFA continui a dormire in Italia anziché valutare il vaccino Sputnik nel giro di poche settimane? Con le emergenze che abbiamo e con la carenza di vaccini ci concediamo il lusso di far dormire l’Agenzia italiana per il farmaco. Sarebbe dovere del Governo convocare i dirigenti dell’Aifa e dire loro ‘cari signori, valutate i vaccini disponibili nell’arco di poche settimane, non in tempi biblici». La Campania, infatti, ha sottoscritto un accordo con Mosca per poter ricevere le dosi del siero russo dopo l’approvazione di AIFA o EMA.
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