• In Francia una donna di 38 anni è morta dopo il vaccino di AstraZeneca.
  • La donna di Tolosa non soffriva di particolari problemi di salute.

A Tolosa, in Francia, una donna di 38 anni è morta due giorni fa, lunedì 29 marzo, due settimane dopo la prima dose del vaccino di AstraZeneca contro il Covid-19. Ne parla la stampa francese.

La donna era un’assistente sociale che era stata vaccinata poco prima della sospensione di AstraZeneca, a metà marzo. Secondo le fonti, non soffriva di particolari problemi di salute. Le complicazione sono comparse subito dopo la vaccinazione. È stata ricoverata al CHU Purpan ed è caduta in coma.

Il 26 marzo scorso l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM) ha ricordato che c’è un rischio di trombosi – formazione di un coagulo di sangue – molto raro dopo l’iniezione del vaccino di AstraZeneca. L’ANSM ha sottolineato che «il rapporto rischio / beneficio del vaccino resta  positivo e non ci sono prove, per il momento, che la vaccinazione abbia causato questi disturbi».

Questo caso sarà analizzato dai centri ANSM e può dar luogo ad una comunicazione. Sempre oggi l’EMA ha annunciato che il Comitato per la sicurezza (PRAC) si è riunito per discutere sui «casi molto rari e insoliti di coaguli di sangue associati a un basso numero di piastrine» che si sono verificati «in persone vaccinate con le dosi di AstraZeneca (ora chiamato Vaxzevria)».

Così una nota dell’EMA nella quale si annuncia che «sulla base di tutti i dati attualmente disponibili, il PRAC dovrebbe emettere una raccomandazione aggiornata durante la sua riunione plenaria di aprile (6-9 aprile)».

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