• A Genova sono stati scoperti 1.500 furbetti del reddito di cittadinanza.
  • Danno all’INPS per 3,5 milioni di euro.
  • L’ira di Giorgia Meloni: «Il RDC va abolito, è follia grillina».

I finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano del I Gruppo di Genova hanno scoperto 1.532 domande di reddito di cittadinanza, presentate nel 2020 da cittadini extracomunitari abitanti a Genova, ma prive dei requisiti necessari, quali la residenza e il soggiorno sul territorio nazionale per dieci anni (di cui gli ultimi due continuativi).

I casi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Genova e all’INPS che ha disposto la revoca del beneficio. Le indebite somme percepite dall’erario ammontano a complessivi 3.458.736,04 euro, che proiettate sull’intero periodo di erogazione (pari a 18 mesi) sarebbero state pari a 11.881.339 milioni.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, su Facebook ha reagito così: «Una frode milionaria ai danni dello Stato e uno smacco a tutti quegli italiani perbene che pagano le tasse e che, con determinazione, cercano di uscire da questa grave crisi economica. Il reddito di cittadinanza è una follia grillina che va abolita immediatamente. Dispiace che tutti i partiti che sostengono Draghi, abbiano votato contro l’ordine del giorno che ne chiedeva l’abolizione», quindi anche Lega e Forza Italia.

Edoardo Rixi, deputato leghita e segretario del Carroccio in Liguria, ha dichiarato: «Genova registra l’ennesima truffa sul reddito di cittadinanza. Oltre 1500 extracomunitari hanno truffato l’Inps rubando alla collettività oltre 3 milioni di euro. Bisogna fare chiarezza sui CAF e Patronati che hanno avallato le pratiche. Bisogna fare chiarezza su un sistema sbagliato affinché un sostegno venga destinato a chi ha veramente bisogno per qualche mese, ma non può essere uno strumento di lavoro nero e di dissuasione al lavoro».

Infine, il presidente della Liguria, Giovanni Toti, su Facebook ha affermato: «Piuttosto che continuare a elargire il reddito di cittadinanza senza sapere in che tasche finisce, spesso tutt’altro che vuote, facciamolo fruttare per il bene della comunità».

«Sveglia! Cambiamo le regole, investiamo le risorse per creare lavoro e combattere la povertà – ha proposto Toti – Nella nostra città proprio oggi 54 persone che prendono il sussidio hanno iniziato la loro attività come ‘custodi’ dei nostri parchi e contribuiranno a mantenere il decoro degli spazi che rappresentano il biglietto da visita di Genova».

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