“Voterò contro la proposta di risoluzione del parlamento europeo che mira ad introdurre sanzioni di portata senza precedenti nei confronti di Russia e Bielorussia” lo dichiara l’europarlamentare indipendente Francesca Donato.

“Sarebbe una dichiarazione di guerra alla Russia”

“Con questa risoluzione – spiega Donato –  il parlamento rinnega la vocazione dell’Unione Europea a promuovere la pace e la sicurezza delle nazioni europee e pone a rischio la stessa sopravvivenza di milioni di cittadini, famiglie ed imprese europee. Di fatto, è equiparabile ad una dichiarazione di guerra dell’Ue alla Russia, nonostante l’intervento armato russo non sia rivolto a uno Stato membro dell’Ue né della Nato e siano già in corso negoziati fra Ucraina e Russia con l’intermediazione bielorussa”

“Risoluzione Ue è un’azione imprudente”

“Si tratta di un’azione assolutamente imprudente, sproporzionata e controproducente sotto ogni punto di vista che fomenta odio e discriminazioni inaccettabili per ogni paese democratico, verso i cittadini e i giornalisti russi che si trovano sul territorio europeo, ponendo la loro sicurezza a grave rischio contro la quale voterò in coscienza e libertà, per coerenza con i miei valori e principi etici e cristiani”, conclude Donato.

“Diplomazia Ue ha fallito. Sanzioni contro Russia saranno boomerang”

Per l’eurodeputata Donato l’attività diplomatica della Ue è  da ritenersi “assolutamente fallimentare”. La pasionaria no-pass candidata a sindaco di Palermo, pochi giorni fa è stata ospite di Casa Minutella: “La situazione vista da Bruxelles è molto complessa. L’Unione europea ha fatto tante scelte a mio avviso sbagliate rispetto alle sanzioni alla Russia”. In particolare, l’ex esponente della Lega si riferisce all’effetto boomerang delle sanzioni imposte al governo di Mosca. Che non fermano i combattimenti ma rischiano di danneggiare in modo grave l’economia dei paesi Ue e anche quella della Sicilia.

E ancora: “l’attività diplomatica è stata assolutamente fallimentare. Ricordiamoci soltanto che l’Ucraina non fa parte della Nato. Quindi non c’è un obbligo d’intervento da parte dell’Alleanza atlantica in caso di aggressione. Se l’Ucraina fosse già parte della Nato sarebbe stato possibile un intervento”.

 

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