Il presidente russo Vladimir Putin “probabilmente” imporrà la legge marziale in Russia per sostenere lo sforzo bellico in Ucraina. Lo ha dichiarato Avril Haines, capo dell’intelligence americana, in un’audizione alla Commissione difesa del Senato. Inoltre, per Haines le forze del Cremlino non si fermeranno al Donbass ma porteranno la guerra in Transnistria, la zona della Moldavia sotto il controllo dei separatisti filorussi.

Poi, Avril Haines ha anche detto che “Putin userà l’arma nucleare solo se si troverà di fronte ad una minaccia esistenziale“, avvertendo altresì che il leader del Cremlino punta ad una guerra “lunga” in Ucraina e conta sul fatto che il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa al governo di Kiev diminuirà nel tempo.

E ancora: il presidente russo starebbe pensando anche alla “riorganizzazione della produzione industriale o una escalation potenziale delle azioni militari per liberare le risorse necessarie per raggiungere i suoi obiettivi, se percepisce che la Russia sta perdendo”.

Intanto, Putin incassa l’appoggio ufficiale del leader nordcoreano Kim Jong-un in un messaggio inviato al presidente russo per la celebrazione del Giorno della Vittoria. Nel messaggio il leader coreano ha espresso vicinanza “alla causa del popolo russo per sradicare la minaccia politica e militare e il ricatto delle forze ostili e per salvaguardare la dignità, la pace e la sicurezza del Paese”, come riferito dalla Kcna. Ha, infine, espresso “la convinzione che le relazioni strategiche e tradizionali di amicizia tra i due Paesi si svilupperanno maggiormente in conformità con le esigenze dei tempi”.

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