Scadono il prossimo 8 novembre i termini di partecipazione al concorso per esami a 60 posti di coadiutore indetto dal Senato della Repubblica.

Da diversi anni, ormai, questo ramo del Parlamento nazionale non metteva a concorso questo profilo professionale, tradizionalmente legato alla burocrazia parlamentare e a supporto degli uffici che collaborano con l’attività dei Senatori.

L’Amministrazione del Senato ha deciso così di dotarsi di nuovo personale con almeno il diploma (conseguito con valutazione non inferiore a 39/60 o 65/100) ovvero titolo di studio superiore, prescindendo in tal caso da un punteggio minimo.

Tra gli ulteriori requisiti di ammissione, la cittadinanza italiana, l’esercizio dei diritti civili e politici, un’età non superiore ai 45 anni e l’idoneità fisica all’impiego (che sarà accertata da parte di sanitari di fiducia della stessa Amministrazione ai candidati dichiarati vincitori).

Stante la particolarità della sede di lavoro, l’assunzione delle nuove unità di personale è subordinata, qualora vi siano condanne o procedimenti penali pendenti, a una valutazione del Presidente del Senato in ordine alla gravità del reato, al tempo trascorso e alla condotta successiva affinché si giudichi la compatibilità o meno con lo svolgimento di attività al servizio dell’Istituto parlamentare.

La domanda di partecipazione deve essere prodotta in modalità telematica attraverso una specifica piattaforma disponibile all’indirizzo web del sito istituzionale del Senato (www.senato.it).

I candidati saranno ammessi a una prima prova preliminare consistente in 50 quesiti attitudinali a risposta multipla (un’ora a disposizione dei concorrenti) di carattere logico-matematico (ragionamento numerico e deduttivo) e critico-verbale (comprensione e ragionamento verbale).

Coloro che si siano classificati entro il millesimo posto in ordine di graduatoria, saranno poi chiamati a svolgere una prova tecnica di dattilografia, consistente nella copiatura di un testo, in 5 minuti, compreso tra le 1340 e le 1360 battute, dunque una media di 270 caratteri al minuto (una velocità relativamente sostenuta di scrittura alla tastiera).

In questa prova pratica, in particolare, i candidati dovranno dattiloscrivere facendo uso di un particolare programma di videoscrittura (la cui guida rapida sarà messa a disposizione dei concorrenti per familiarizzare, appunto, con il software informatico in questione).

I primi cinquecento che supereranno la prova di idoneità dattilografica (e gli ex aequo all’ultimo posto in graduatoria), saranno quindi sottoposti alle successive prove scritte del concorso: 10 quesiti di Storia dell’Italia contemporanea, dal 1861 ai giorni nostri, 10 quesiti sull’ordinamento costituzionale italiano e traduzione in lingua italiana di uno o più testi nella lingua inglese (senza l’ausilio di vocabolario).

Per quanti supereranno le prove scritte, infine, le prove orali consisteranno nelle medesime discipline delle prove precedenti, unitamente a quesiti concernenti i due programmi Microsoft Excel e Word.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet del Senato o direttamente il bando di concorso disponibile al link: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-10-08&atto.codiceRedazionale=19E11982&tipoSerie=concorsi&tipoVigenza=originario

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