C’è una statistica di cui si stanno nutrendo i NoVax: tra il 1° febbraio e il 21 giugno 2021 in Inghilterra ci sono stati più morti per Covid-19 tra le persone vaccinate e risultate positive alla variante Delta che tra quelle non vaccinate. Lo scrive Futura-Sciences.com.
Più precisamente, dei 257 decessi, 45 avevano ricevuto una dose, 118 avevano ricevuto due dosi e 92 non avevano ricevuto alcuna iniezione. La conclusione affrettata che si potrebbe trarre da questi dati è che il vaccino non sia efficace, addirittura pericoloso.
Ma bisogna stare attenti ai numeri. Perché vaccinati o meno, i decessi avvengono prevalentemente tra i più anziani: gli over 50 rappresentano il 90% dei decessi. «Un 70enne ha 32 volte più probabilità di morire di Covid-19 rispetto a un 35enne», ha affermato Christian Yates, ricercatore dell’Università di Bath, nel Regno Unito.
Tuttavia, nessun vaccino è efficace al 100%. Il che significa che un 70enne che è stato vaccinato è ancora più a rischio di morire di Covid-19 rispetto a un 35enne non vaccinato. Questo è facile da capire: «Immaginate che tutti siano completamente immunizzati. Nonostante l’eccellente efficacia dei vaccini, alcune persone moriranno comunque – ha affermato Christian Yates – Avremo quindi il 100% delle persone vaccinate tra i decessi. Ma questo non significa che i vaccini non siano efficaci».
Secondo lo studio francese Epi-Phare, i vaccini riducono il rischio di Covid-19 grave dell’87% nelle persone di età superiore ai 75 anni. In altre parole, il rischio è ridotto di un fattore 9. Tuttavia, questa riduzione è ben lungi dal compensare l’aumento di 32 volte del rischio di morte legato all’età. Inoltre, l’efficacia dei vaccini contro il rischio di ricovero diminuisce leggermente con l’età: è del 91% nei 75-84enni e dell’81% in quelli di 85 anni e più.
«Supponendo che il rischio di infezione sia lo stesso negli anziani e nei giovani, dovremmo quindi aspettarci di vedere sempre più pazienti di età superiore ai 70 anni e doppiamente vaccinati morire di Covid-19 rispetto ai 35 anni non vaccinati», ha concluso Christian Yates.
Conclusioni? Innanzitutto, la strategia di dare priorità alla vaccinazione degli anziani è stata quella giusta: senza di essa il numero dei decessi sarebbe stato ancora più alto. In secondo luogo, è più che mai necessario aumentare ulteriormente la copertura vaccinale tra le persone vulnerabili.
Anche i più piccoli non dovrebbero sentirsi naturalmente protetti. Anche se il rischio di morire di Covid-19 è inferiore rispetto agli anziani, il rischio di infezione è molto più alto (a causa in particolare delle interazioni sociali) e il Covid-19 può avere effetti molto invalidanti a lungo termine.
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