Migranti, lavoro ed agricoltura. Passa da questi ‘capitoli’ l’intesa fra Giorgia Meloni e Nello Musumeci ufficializzata stamani a Roma nel corso di una conferenza stampa in cui la leader di FdI ha auspicato che anche le altre forze del centrodestra possano “raccogliere l’appello lanciato” e sostenere un’unica candidatura di coalizione

Secondo Meloni, Nello Musumeci “è l’uomo giusto per rilanciare la Regione dopo i disastri di Crocetta e per mettere un argine al Movimento Cinque Stelle che rappresenterebbe il colpo di grazia per la Sicilia”.

La leader di FdI, che nei giorni scorsi è stata in Sicilia, ha anche annunciato un ritorno a breve, il prossimo 3 agosto, specificando che sarà “in prima linea in campagna elettorale”, così sta pensando anche di organizzare un appuntamento dedicato al tema del lavoro che sarebbe stato programmato per settembre.

Tre sono i punti su cui si concentra la leader di Fratelli d’Italia e che sono tra gli impegni sui cui si concentrerà anche Musumeci se eletto presidente: la gestione dei flussi migratori ed il rapporto con il governo “al porto di Augusta sono arrivate 13000 persone, la gente è esasperata”.

Il ‘capitolo’ lavoro “la Sicilia – ricorda – ha il più alto tasso di disoccupazione giovanile in Italia” e infine l’agricoltura.

“Serve una discontinuità con il passato”, osserva Musumeci che auspica nei prossimi giorni di poter chiudere un’intesa anche con Forza Italia: “Il coordinatore regionale è al lavoro, e tutti noi apprezziamo gli sforzi che sta compiendo, resta l’auspicio di una condivisione ufficiale la più ampia possibile”.

Un assist a convergere sul progetto di Musumeci è stato servito anche al movimento di Roberto Lagalla, l’ex rettore di Palermo in campo per le Regionali che proprio domani terrà una conferenza stampa.

Intanto il M5S replica a tono con la deputata catanese Giulia Grillo:”Il centrodestra ormai non esiste più, la vera trazione dell’accozzaglia è a guida Meloni-Salvini: a dimostrarlo è la candidatura di Nello Musumeci a guida della Regione Siciliana in quota Fratelli d’Italia”.

Secondo l’esponente pentastellata “Forza Italia dei colonnelli berlusconiani non esiste più ed è quindi subalterna alla destra più estrema. Quello di oggi è l’ennesimo schiaffo ai vari Micciché e compagni che hanno mangiato sulle spalle dei siciliani per anni e adesso ne raccolgono i frutti. I partiti ormai si vergognano di se stessi, come dimostrano anche i disastri di Crocetta e del suo Pd”.