Oggi, mercoledì 15 giugno, l’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha affermato che l’Ucraina potrebbe non esistere tra due anni.

Medvedev, che ora è il vice capo del Consiglio di sicurezza, ha scritto su Telegram: “Ho visto un rapporto secondo cui l’Ucraina vuole ricevere GNL (gas naturale liquefatto) in base a un accordo di prestito e locazione dai suoi padroni d’oltremare con pagamento per la consegna in due anni”. Lo stretto alleato di Vladimir Putin ha aggiunto: “E chi ha detto che tra due anni l’Ucraina esisterà anche sulla mappa del mondo?”.

Queste ennesime parole provocatorie e inquietanti di Medvedev arrivano dopo il nuovo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di ottenere armi pesanti dell’Occidente, criticando anche il “comportamento contenuto” di alcuni leader europei che, secondo lui, ha “rallentato molto le forniture delle armi”.

Zelensky ieri, martedì 14 giugno, ha detto ai giornalisti in un briefing online: “Sono grato per ciò che sta arrivando, ma deve arrivare più velocemente”. Dal canto loro, gli Stati Uniti d’America e la Gran Bretagna hanno annunciato che forniranno a Kiev batterie di artiglieria di precisione a lungo raggio, sfidando gli avvertimenti del Cremlino.

A tal proposito Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO ha sottolineato che “l’Ucraina ha bisogno di armi pesanti e di equipaggiamenti di ricognizione”. “Mi aspetto che al summit gli alleati accorderanno un pacchetto completo di assistenza all’Ucraina per passare dall’equipaggiamento dell’era sovietica all’era atlantica”, ha aggiunto.

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