Public Health England (PHE), il Servizio Sanitario Inglese, ha affermato che non è consigliato miscelare i vaccini anti Covid-19. Lo riporta SkyNews.

L’avvertimento arriva quando nel Regno Unito sta partendo anche la distribuzione del vaccino di Oxford/AstraZeneca dopo l’avvio della campagna di vaccinazione con il farmaco di Pfizer/BioNTech, con entrambi che richiedono la doppia dose.

Il Governo britannico, a tal proposito, alla vigilia di Capodanno, ha rilasciato un guida ai propri medici, affermando che se un persona ha già ricevuto la prima dose e ora ha bisogno della seconda ma lo stesso tipo non è disponibile o non si conosce quale sia stato iniettato, allora è «ragionevole» dare una dose di un altro vaccino: «questa opzione è preferibile se l’individuo è ad alto rischio».

La dottoressa Mary Ramsay, responsabile delle vaccinazioni presso la PHE, ha dichiarato a SkyNews che la miscelazione, però, non è raccomandata e dovrebbe avvenire solo in «rare occasioni», aggiungendo che «non è consigliabile di mescolare i vaccini anti Covid-19, se la prima dose è il vaccino di Pfizer non dovresti ricevere quello AstraZeneca per la seconda dose, e viceversa».

E ancora: «Ci possono essere occasioni estremamente rare in cui lo stesso vaccino non è disponibile o in cui non si sa quale vaccino abbia ricevuto il paziente. Dovrebbe essere fatto ogni sforzo per somministrare lo stesso vaccino, ma dove questo non è possibile è meglio dare una seconda dose di un altro vaccino che non farlo affatto».

Da annotare, poi, che ciascuno dei vaccini approvati utilizza una tecnologia diversa per indurre una risposta immunitaria al COVID-19.

Il vaccino Pfizer utilizza la tecnologia mRNA – la prima volta per un vaccino – che introduce nel corpo una sequenza di messaggeri che contiene le istruzioni genetiche alle cellule della persona vaccinata per produrre gli antigeni e generare una risposta immunitaria. Il vaccino di Oxford, invece, utilizza la stessa tecnologia degli altri vaccini, introducendo il gene del coronavirus nelle cellule umane.

Il dottor Simon Clarke, professore associato di microbiologia cellulare presso l’Università di Reading, ha detto che mescolare i vaccini senza alcun dato è una «grande scommessa. Non è completamente provato, quindi potrebbe funzionare, come no».

Infine, il dottor Julian Tang, virologo consulente presso la Leicester Royal Infirmary, ha detto che c’è un piano per testare la miscelazione dei vaccini ma non ritiene che sia un grosso problema perché i vaccini sono spesso mescolati, «soprattutto con il programma di immunizzazione dei bambini. Mio figlio ha ricevuto un tipo di vaccino pneumococcico (polmonite), poi un altro per il richiamo ed è andato tutto bene».

E ancora: «I vaccini contro l’epitite B sono regolarmente diversi perché vengono somministrati a distanza di anni ma questo non impedisce che funzionino». Tuttavia, i vaccini di Pfizer e AstraZeneca, come scritto, hanno alla base due tecnologie diverse: «I  vaccini non sono così diversi, entrambi inducono la risposta immunitaria per la proteina Spike», ha detto l’esperto.