Dopo il via libera della somministrazione del vaccino di Novavax da parte di EMA e AIFA, il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario dell’emergenza Covid-19, intervistato da Il Messaggero, ha affermato che “la prima tranche arriverà già alla fine del mese di gennaio”.

Intanto, Novavax, la casa farmaceutica produttrice di Nuvaxovid, ha annunciato che i dati iniziali della ricerca in corso del suo vaccino contro il Covid-19 dimostrano una risposta immunitaria contro la variante Omicron e altre varianti con un’ampia reattività. Tali risposte avvengono a regime di due dosi e aumentano dopo una terza dose a sei mesi. Inoltre, aumentano anche gli anticorpi dopo il booster.

La terza dose – si legge nella nota diffusa dall’azienda – ha prodotto un aumento delle risposte immunitarie “paragonabile o superiore” ai livelli associati alla protezione negli studi clinici di Fase 3, con un aumento di anticorpi “IgG di 9,3 volte contro Omicron e un aumento dell’inibizione di Ace2”, un fattore che dà la capacità di interferire nell’interazione della proteina Spike con il recettore Ace2 che si trova sulle cellule umane, “di 19,9 volte dopo la dose di richiamo”.

L’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha dato il via libera a Nuvaxovid ieri, mercoledì 22 dicembre, rendendolo disponibile per i soggetti di età uguale o superiore ai 18anni.

La vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra. I dati disponibili sul vaccino Nuvaxovid hanno mostrato una efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia Covid-19 sintomatica anche nella popolazione di età superiore ai 64 anni. Il profilo di sicurezza si è dimostrato positivo, con reazioni avverse prevalentemente di tipo locale.

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