In gran parte del mondo i casi di Covid-19 stanno aumentando in modo esponenziale, Italia compresa. Tutta colpa delle due nuove sottovarianti ultracontagiose di Omicron, BA.4 e BA.5 (e all’orizzonte c’è anche la BA.2.75 dall’India).

Gorka Orive, ricercatore e professore di farmacia all’Università dei Paesi Baschi (UPV-EHU), in Spagna, ha avvertito che “a causa della loro elevata trasmissibilità, è possibile che le varianti BA.4 e BA.5 diventino dominanti nei prossimi mesi”. Inoltre, “molti di coloro che sono stati contagianti dalla variante BA.1 cinque e sette mesi fa, ora rischiano di essere reinfettati da BA.5 e questo significa “che siamo di fronte a un’evoluzione del virus”.

I vaccini attuali proteggono da queste sottovarianti? L’esperto spagnolo ha sottolineato che, nonostante non ci siano dati sull’efficienza clinica ma ci sono dati sulle cellule in laboratorio, le sottovarianti BA.4 e BA.5 “eluderebbero in maniera più intensa la risposta immunitaria, sia naturale che vaccinale”.

Il dott. Orive ha, inoltre, precisato che le sottovarianti BA.4 e BA.5 hanno caratteristiche diverse rispetto alle prime due, BA.1 e BA.2, nonostante provengano tutte da Omicron: “Ognuna ha generato un insieme di mutazioni differenziali specifiche che conferiscono determinate caratteristiche di trasmissibilità e patogeni diversi”.

Queste varianti rientrano nella categoria di Omicron e “hanno una propria personalità. Ad esempio, BA.5 è più trasmissibile delle sottovarianti note in precedenza. C’è chi fa notare che avrebbe anche un’attività di patogenicità a livello polmonare leggermente superiore, a differenza di BA.1, che agisce meno nei polmoni (rispetto pure alla variante delta)”.

Ognuno di questi aspetti va preso in considerazione perché la patogenesi può evolversi in una diversa condizione clinica. Tuttavia, ha sottolineato il ricercatore, occorre aspettare “perché le case farmaceutiche scommettono sui vaccini bivalenti, che potrebbero agire non solo contro il ceppo originario di Wuhan ma anche contro Omicron”. Insomma, non dobbiamo essere pessimisti, restando consapevoli che senza i vaccini e le misure adottate – come l’obbligo dell’uso delle mascherine – hanno salvato il mondo da numeri più catastrofici degli attuali.

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