Fabrizio Pregliasco, virologo, intervistato da La Stampa, ha affermato che una «terza dose è sicuramente da prevedere», così come la possibilità che «non avremo mai una dichiarazione di fine pandemia» ma «una situazione di tolleranza con pochi casi e con pochi morti come è accaduto con l’HIV».

Pregliasco ha aggiunto che «continueremo ancora per un anno a portare le mascherine, soprattutto sul lavoro» e in autunno dovremo affrontare di nuovo «il colpo di coda della pandemia anche se più leggero di quelli passati».

Il virologo è convinto che i vaccini «sono l’unico modo per uscire» dalla pandemia e per chi si è sottoposto a eterologa la terza dose «sarà necessariamente un vaccino a mRna».

Vaccinare anche gli under 12? «Ci sono studi preliminari buoni che ci fanno andare in questa direzione e credo che ci arriveremo nei prossimi tre mesi. Anche perché oggi sono soprattutto i bambini a diffondere il virus. In ogni caso parliamo di inoculazioni dai 5 anni in su e con Pfizer e Moderna».

Infine, ha concluso Pregliasco, «parlare di immunità di gregge in senso stretto non si può. Diciamo che possiamo raggiungere dei livelli minimi di sicurezza ma questo ci obbligherà a continuare con il tracciamento e con altre misure».