Il fondatore e direttore del laboratorio BioNTech, Ugur Sahin, si è detto «fiducioso» nell’efficacia del vaccino sviluppato insieme al gruppo americano Pfizer contro la variante indiana del Covid-19.
«Sebbene i test siano ancora in corso – ha detto durante una conferenza stampa online – la variante indiana presenta delle mutazioni che abbiamo già studiato e contro le quali il nostro vaccino funziona, il che ci rende fiduciosi».
E ha aggiunto: «Grazie ai nostri studi sul cancro che muta continuamente, abbiamo studiato 30 varianti e abbiamo visto che in tutte queste varanti il nostro vaccino funziona bene».
«Da Israele – ha proseguito – abbiamo dati in tempo reale sulla variante britannica che è finora la più forte a livello globale; e su quella abbiamo addirittura un’efficacia al 97%, ossia superiore a quella consueta. Così come abbiamo una buona efficacia sulla variante brasiliana».
E ha concluso così: «nel nostro vaccino abbiamo svariati punti di attacco al virus e abbiamo creato una specie di fortezza che è molto difficile superare. Se alcune varianti dovessero comunque forzare questa ‘fortezza’, noi potremmo ancora modificare il prodotto. Comunque sono fiducioso».
Intanto, la variante indiana del virus del Covid-19 è stata sequenziata in almeno 17 Paesi in tutto il mondo, fra cui l’Italia, secondo quanto rivelato dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nel suo bollettino settimanale sulla pandemia.
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