• Il celebre giornalista scientifico Piero Angela ha attaccato i negazionisti del Covid-19.
  • Per il conduttore televisivo è necessario l’intervento dell’esercito in strada.
  • Il commento del sindaco di Firenze Dario Nardella.

Durissimo l’attacco di Piero Angela contro i negazionisti del coronavirus durante la presentazione di Superquark più.

Il giornalista e divulgatore scientifico, 91 anni, definendo il Sars-CoV-2 «un virus mortale», ha affermato: «Bisogna proteggersi da questa cosa, penso non ci sia abbastanza pressione sul pubblico perché vengano rispettate le regole in attesa. Quando c’è un virus che arriva da chissà dove e contro cui non abbiamo le difese è un problema. La mascherina e il distanziamento sociale sono molto utili in attesa di un vaccino».

«Non possiamo certo mettere in galera chi non si mette la mascherina ma è importante fare in modo che le regole vengano rispettate. È un virus mortale, non si può solo dire alla gente: per piacere mettetevi la mascherina», ha aggiunto Angela.

Per Piero Angela, quindi, «serve l’esercito in strada che chieda il rispetto delle distanze e intimi ai cittadini di indossare la mascherina». Poi, parlando dei negazionisti, il giornalista ha affermato: «Sono vittime della mala informazione. Alcuni sono recuperabili, altri no”, e li ha definiti «untori, soprattutto se sono stati ben informati».

Tornando alla trasmissione cult di Angela, la seconda edizione di Superquark+ consterà di 10 puntate da 15 minuti, in esclusiva su RaiPlay dal 6 ottobre.

IL COMMENTO DEL SINDACO DI FIRENZE

Dario Nardella, sindaco di Firenze, commentando quanto affermato da Piero Angela, ha detto: «L’Italia fino ad ora ha dimostrato di essere un grande paese, ce lo riconoscono in tutto il mondo: non sciupiamo il lavoro che abbiamo fatto finora e tutto quello che può servire nel rispetto delle leggi è utile. La presenza dei militari che è soltanto un contributo aggiuntivo a quello che già fanno le forze dell’ordine. Non è affatto uno scandalo, ma è una misura concreta che può in qualche modo servire».

«Sicuramente la preoccupazione di Piero Angela – ha aggiunto Nardella – è quella di migliaia di italiani, cioè che lo sforzo della maggioranza dei nostri cittadini possa essere vanificato da quella minoranza che viola le regole perché non mette la mascherina, perché non accoglie l’appello ad iscriversi alla App Immuni, perché non dà un contributo a combattere questo virus».

«L’esercito – ha concluso il sindaco di Firenze – non deve essere inteso come una forma di militarizzazione delle città ma è un supporto professionale ed operativo a quello che già fanno le forze dell’ordine. Non è che l’esercito viene a fare qualcosa di diverso da quello che già fanno migliaia e migliaia di carabinieri, poliziotti, vigili urbani nelle città italiane. Quindi non bisogna cadere in questo equivoco».

Articoli correlati