- A Rimini una donna è morta dopo poche ore dalla somministrazione del vaccino di Pfizer.
- La donna aveva 83 anni ed era risultata positiva al Covid-19 il 1° dicembre scorso.
- Presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
Una donna di 83 anni, ricoverata in una RSA, è morta meno di tre ore dopo la somministrazione del vaccino di Pfizer. È successo in provincia di Rimini ed è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica.
Secondo quanto riportato dai quotidiani riminesi, l’83enne, che aveva seri problemi psico-fisici ed era costretta su una carrozzina, aveva contratto il Covid-19, risultando positiva il primo dicembre, con sintomi lievi ed era guarita: ventuno giorni dopo era uscita dall’isolamento senza essere sottoposta a tampone molecolare.
A gennaio, il 15, è stata vaccinata e dopo tre ore è deceduta per cause che i medici – secondo l’esposto presentato dall’avvocato Luca Greco che rappresenta il figlio – non possono escludere né confermare che abbiano un legame con l’immunizzazione.
I familiari chiedono anche di chiarire come mai all’anziana sia stato somministrato il vaccino nonostante il poco tempo passato rispetto all’infezione. Infatti, come scritto su Il Resto del Carlino, «si raccomanda espressamente di somministrarlo (il vaccino, n.d.r.) ad almeno tre mesi di distanza o meglio ancora dopo sei mesi».
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