Pierpaolo Sileri, sottosegretario al Ministero della Salute, intervistato da Il Tempo, ha affermato: “Niente paura ad andare a cena con gli amici. Meglio, però, se sono pochi e tutti vaccinati”. Inoltre, “nessuna corsa al tampone preventivo, perché è inutile”.
Sileri, che è anche medico chirurgo, chiede prudenza ma anche di non lasciarsi andare ad isterismi e allarmismi di fronte all’impennata dei nuovi contagi in Italia e nel resto d’Europa.
Sul tema caldo della quarantena – c’è chi chiede che sia ridotta o eliminata per chi ha ricevuto tre dosi (o due se la prima è stata Johnson&Johnson) – Sileri ha detto: “È scientificamente accertato che chi è vaccinato, e ancor più con la terza dose, ha molte meno probabilità di infettarsi rispetto ai non vaccinati o a chi ha completato il ciclo vaccinale magari cinque o sei mesi prima. Quindi è sensato, anche da un punto di vista scientifico, graduare la durata della quarantena in base al rischio: più alto per i non vaccinati, minimo per chi ha fatto il richiamo”.
Poi c’è la questione del numero elevato di tamponi processati – ieri, per la prima volta, si è superata quota un milione – con le farmacie che stanno avendo difficoltà: “Correre in farmacia appena si ha avuto un contatto a rischio non serve a nulla – ha detto Sileri – tanto più che il virus ha un tempo di incubazione di qualche giorno. Meno che mai il tampone ‘preventivo’, in vista di cene a casa di amici: magari sono negativo adesso, ma sarò positivo domani. Bisogna sempre chiedere e affidarsi al giudizio del proprio medico di famiglia”.
Infine, sulla variante omicron, Sileri ha detto: “Non abbiamo ancora certezze definitive, ma i primi riscontri che vengono dal Sudafrica, dalla Scozia e dall’Inghilterra vedono un importante calo dei tassi di ospedalizzazione. Si tratta però di capire se questa minore aggressività dipenda anche o soprattutto dal fatto che c’è molta più gente protetta dal vaccino, quindi: pensare che Omicron sia più leggera non deve indurci a rimandare la prima o la terza dose di vaccino, anzi è il contrario”.
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